Cookie Consent by Free Privacy Policy website Tutto storia, approfondimenti: Stregoneria. Il fascino del male: le streghe tra storia, mito e persecuzione
>> Approfondimenti > Recensioni Librarie

Stregoneria. Il fascino del male: le streghe tra storia, mito e persecuzione [ di ]

di Katia Bernacci


Editore: Diarkos Edizioni
uscito il 2 aprile 2025
Pagine: 336, Brossura Prezzo: 19,00 Euro
EAN: 9788836164356


La storia della stregoneria è un argomento decisamente molto trattato, in particolare dalla saggistica contemporanea, e rappresenta un argomento da un lato affascinante e dall’altro controverso, perché la stregoneria come “colpa” è un elemento che si è manifestato in tutte le epoche, ma in nessun luogo come l’Europa ha goduto di una persecuzione sistematica e continuativa così violenta.
Il libro “Stregoneria. Il fascino del male: le streghe tra storia, mito e persecuzione” della giornalista e saggista Katia Bernacci, affronta temi storici e attuali, miscelando gli avvenimenti reali a noi pervenuti con quella che è stata in un certo senso l’eredità della caccia alle streghe, a partire da quello che ha lasciato al cinema, all’arte, alla letteratura, fino ad arrivare alle moderne pratiche, come la Wicca, che si è diramata in molte discipline, con la complicità della sensibilità accresciuta nei confronti del miglioramento dello stile di vita, della spiritualità e della necessità di una maggiore tutela per la vita sul pianeta Terra.
Interessante è anche l’analisi dell’autrice della stregoneria medievale, scatenata dalla paura nei confronti della figura demoniaca e scaturita nella credenza del patto con il diavolo, che ha sicuramente messo ancora più in una posizione complicata la donna, che da tempo immemore, (già da Sant’Agostino), era ritenuta facile preda del demonio, oltre che creatura immonda, non all’altezza dell’uomo, che poteva invece ambire al regno dei cieli.
Durante il Medioevo, i grimori, raccolte di formule magiche e rituali, erano considerati strumenti di potere in grado di evocare spiriti, manipolare la natura e, in certi casi, stipulare, appunto, il patto con il diavolo. Pur essendo spesso scritti in un linguaggio simbolico e criptico, questi libri riflettevano sia la conoscenza esoterica dell’epoca che il timore religioso verso l’eterodossia, che fu il secondo grande motivo per cui la paura del diverso sfociò nella grande caccia alle streghe. L’eresia e il patto del diavolo, visto come un accordo scritto o verbale per ottenere poteri magici in cambio dell’anima, divenne un tema ricorrente sia nella letteratura dell’epoca che nei processi contro presunti stregoni.
La caccia raggiunse il suo apice tra il XV e il XVII secolo, con l’ausilio di studiosi religiosi e non, che pubblicarono veri e propri manuali, come il “Canon Episcopi”, inizialmente scettico nei confronti della stregoneria e il “Malleus Maleficarum”, che invece, con la sua violenza verbale e misoginia, contribuì a costruire l’idea che i maghi e le streghe fossero agenti del demonio da estirpare con la forza. Libri difficili da leggere al giorno d’oggi, in quanto strumento di oppressione, per i quali è necessario usare un occhio asettico, cercando di considerarli come testimoni di una cultura e di un momento della storia che deve essere ancora messo in luce del tutto.
Il libro di Katia Bernacci, con una analisi in primo luogo storica, non disdegna la riflessione sul controllo sociale, sulla paura del diverso e, non per ultimo, sulla figura della donna, prima vittima di queste brutali pratiche che servivano a mantenere l’ordine sociale e cancellare l’alterità. Un libro interessante, che può interessare sia neofiti che lettori più esperti dell’argomento, proprio per le particolarità affrontate, che l’autrice porta in superficie riuscendo a muoversi tra concetti, precetti e l’insondabile.
Documento inserito il: 11/04/2025
  • TAG:

Articoli correlati a Recensioni Librarie


Note legali: il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001.
La responsabilità di quanto pubblicato è esclusivamente dei singoli Autori.

Sito curato e gestito da Paolo Gerolla
Progettazione piattaforma web: ik1yde

www.tuttostoria.net ( 2005 - 2023 )
privacy-policy