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Storia dell'uomo dalle origini ai giorni nostri. Ventiseiesima puntata

di Alberto Sigona


L’ETA’ MODERNA


L'EPOCA DEL RINNOVAMENTO


Il Rinascimento

Nel 1453, come già visto, l’Impero Romano d’Oriente (Bizantino), ormai ridotto ad un territorio minimo, cadde nelle mani dei turchi: per questo molti uomini dotti (specie gli ecclesiastici), per sfuggire alla dominazione ottomana, si rifugiarono in Europa e più massicciamente in Italia. L’irruzione della cultura greca da parte di questi “immigrati” d’alto rango fece compiere gradualmente a tutto il movimento intellettuale un vero salto di qualità in ogni campo: dalla scienza all’arte (la pittura e la scultura toccarono l'auge), dalla letteratura alla filosofia (rispolverando le figure del mondo classico). Si realizzarono pertanto scoperte incredibili in ogni settore del sapere: nella fisica, e poi in chimica, astronomia, matematica, ecc... per essere applicate con successo nell’idraulica, in agricoltura, nel campo della medicina, e pure in ambito bellico.... Si registrò fra l’altro, grazie al tedesco J. Gutenberg, l’invenzione della stampa a caratteri mobili, che consentì di stampare libri in serie (furono “riesumati” anche celebri testi latini e greci dell'antichità) e di diffondere la cultura come non mai sino ad allora (incentivando lo sviluppo delle idee, la riflessione e la critica): con il procedimento ideato da Gutenberg, infatti, testi di qualsiasi natura potevano essere pubblicati in modo più veloce, economico e in maggiore quantità. Il primo libro europeo impresso con il nuovo sistema (nato in Cina diversi secoli prima(1)) fu nel 1455 la Bibbia (in lingua tedesca). A sua volta, la diffusione del libro, non più patrimonio esclusivo di una élite benestante (anche per via delle lingue volgari, che ormai venivano sovente preferite all'anacronistico, e per molti incomprensibile, latino), creò un nuovo settore di attività economica, quello dell'editoria.
Oltre a Gutenberg, fra gli scienziati che contribuirono a far compiere all’Europa un notevole balzo in avanti culturale, spaziando in ogni ambito del sapere, non possiamo non menzionare il più grande genio di tutti i tempi, il toscano Leonardo da Vinci, straordinario talento universale che da solo incarnò l'intera età aurea rinascimentale. Inventore, pittore, scultore, architetto e tanto altro, egli durante la sua vita fu autore di opere (artistiche ed ingegneristiche), studi (dalla medicina alla fisica), scoperte ed invenzioni incredibili (spaziando in tutto lo scibile umano), in molti casi anticipando i tempi di diversi secoli (molte sue idee si riveleranno utili persino nel XX secolo!), mettendo la sua firma su temibili macchine belliche, imponenti costruzioni come ponti e acquedotti, e vari prototipi futuristici, come quelli concernenti il sottomarino, la bicicletta, l’automobile e addirittura l’elicottero... per l’epoca difficilissime da pensare, ed impossibili da perfezionare per i precari strumenti e scarse conoscenze che si avevano a disposizione.
All'epoca molti geni ed artisti come lo stesso Leonardo, e Raffaello Sanzio, Donatello Bardi, Filippo Brunelleschi (il “principe” degli architetti dell'età moderna), Michelangelo Buonarroti (il “re” della scultura), Piero della Francesca, Giovanni Pico della Mirandola, Sandro Botticelli e tantissimi altri, furono accolti alla corte di Duchi (ad esempio Ludovico Sforza) e Monarchi (come Francesco I di Francia), o persino da Papi (Sisto IV, Giulio II...) , mettendosi al loro servizio, magari ricoprendo incarichi politici di prestigio. Avveniva così che, attraverso le opere letterarie e artistiche, i signori si assicuravano un utile strumento di propaganda ed autocelebrazione, fornendo al tempo stesso mezzi e risorse agli intellettuali. Fu proprio il mecenatismo nelle corti a favorire ulteriormente il propagarsi della cultura, facendo sbocciare il Rinascimento, come verrà chiamata dagli storici futuri quell’epoca ruotante attorno al XVI secolo, e di cui l'Italia – in particolare Firenze - fu un'autentica culla (altri importanti centri rinascimentali in Italia furono Venezia, Roma, Ferrara, Urbino, Siena, Padova, Perugia, Verona, Mantova, Milano e Napoli). Fra i grandi mecenati si distinse il Signore di Firenze, Lorenzo dei Medici, soprannominato “Il Magnifico”.
Frattanto, a dispetto dello splendido bagliore di cultura che l'attraversava, la Penisola italiana durante il Rinascimento rimase però divisa in territori che ammettevano le più svariate forme di organizzazione politica, rimanendo ben lontana dall'essere un'entità politica unica (fra i domini ricordiamo il Ducato di Savoia, il Ducato di Milano, la Repubblica di Venezia, la Repubblica di Genova, lo Stato di Firenze, la Repubblica di Siena, il Regno di Napoli, il Regno di Sicilia e lo Stato Pontificio). L'Italia sin dall'Alto Medioevo si presentava come un coacervo di staterelli in perenne lotta tra loro per ottenere una posizione egemonica e con la costante minaccia straniera (spagnola, francese...), e così sarebbe rimasta ancora per molto tempo.


Nell'immagine, Leonardo Da Vinci, genio indiscusso del Rinascimento.


Note:

(1) La stampa a caratteri mobili venne introdotta per la prima volta in Cina attorno al 1041 dall'inventore Bi Sheng, che ideò caratteri in terracotta. Il tedesco Gutenberg realizzò caratteri in metallo. Più tardi, nel XVII secolo nascerà la stampa periodica.
Documento inserito il: 13/12/2024
  • TAG: Rinascimento, Leonardo Da Vinci, Raffaello Sanzio, Michelangelo Buonarroti, Filippo Brunelleschi, Lorenzo il Magnifico, Johannes Gutenberg

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