Cookie Consent by Free Privacy Policy website Tutto storia, medio evo: La Crociata di Pietro l’Eremita e Gualtiero Senza Averi
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La Crociata di Pietro l’Eremita e Gualtiero Senza Averi

Pietro d’Amiens, detto l’Eremita per il fatto che era solito girare coperto di stracci ed in groppa ad un asino, era un predicatore popolare. Fu un personaggio carismatico ed esercitò una forte influenza sulle folle. Con un grosso seguito di Francesi giunse a Colonia dove cercò di convincere qualcuno dei nobili locali ad unirsi alla sua spedizione in Terra Santa. Nel frattempo Gualtiero Senza Averi alla testa di un gruppo composto da contadini e cavalieri privi di sostegno economico partì per Costantinopoli subito dopo Pasqua. Nel marzo del 1096, in anticipo rispetto alla data decisa dal papa, una miscellanea di genti si mise in viaggio al seguito di Pietro l’Eremita, giungendo a Costantinopoli il primo di agosto dello stesso anno. L’8 agosto le forze congiunte di Pietro e Gualtiero vennero trasferite su ordine dell’Imperatore Alessio I, in Asia Minore. Stabilita la base nel campo di Kibotos, alcune migliaia di Francesi si spostarono verso la metà di settembre sotto Nicea per attaccare le forze dei Turchi Selgiuchidi di Rum ed il loro sultano Kilij Arslan ibn Sulayman. Nel compiere questa manovra, le forze di Pietro e Gualtiero, si abbandonarono al saccheggio del territorio circostante, totalmente di proprietà cristiana, trucidando molti correligionari ivi residenti. Il castello di Xerigordon venne facilmente conquistato, ma le truppe cristiane, il 29 settembre, da assedianti divennero assediate. Alla morte per fame e disidratazione, scamparono solo coloro che decisero di convertirsi all’Islam. Tutti gli altri vennero uccisi o finirono venduti come schiavi. Quando giunse la notizia di quanto era successo, dal campo base di Kibotos le restanti truppe crociate, nonostante il parere contrario di Gualtiero si misero in marcia verso i Turchi. Il 21 ottobre, i 20.000 Crociati caddero nelle imboscate tese loro dal sultano selgiuchide; fu una enorme strage ed i pochi superstiti vennero tratti in salvo dalle truppe bizantine, che costrinsero i selgiuchidi a tornare alle basi di partenza.


Nell'immagine, Pietro l'Eremita predica a favore della necessità della crociata.

Documento inserito il: 22/12/2014
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