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Storia dell'uomo dalle origini ai giorni nostri. Ventesima puntata

di Alberto Sigona


Le Sante Crociate


Nel primo secolo dell'Anno Mille, col pretesto di difendere la religione cristiana dai musulmani - che da tempo occupavano Gerusalemme, rendendo difficile il pellegrinaggio dei cristiani al Santo Sepolcro - e per rispondere alla richiesta d’aiuto dell’Impero bizantino Alessio I, desideroso di riprendersi parecchi territori perduti a causa dei turchi (a seguito della sconfitta bizantina nella Battaglia di Manzicenkert del 1071, i turchi Selgiudichi avevano conquistato quasi tutta l'Anatolia), la Chiesa (nella persona di Papa Urbano II, a cui in realtà interessava una via di ricongiungimento tra la Chiesa d’Oriente e quella d’Occidente, che dal 1054 erano state divise dal Grande Scisma, con cui si suole indicare l'allontanamento irreversibile tra la Chiesa cattolica occidentale e la Chiesa ortodossa orientale) nel 1095 indisse la prima Crociata della storia da combattersi contro i non cristiani (principalmente contro i musulmani, detti infedeli). Con la Santa Croce dipinta sugli scudi, signori, cavalieri (ma anche gente comune) e sovrani partirono per combattere la cosiddetta “Guerra Santa”, dietro cui, come potete immaginare, si celavano in realtà enormi motivazioni economiche. Ai cavalieri che andavano in battaglia, ritenuti soldati di Cristo votati a compiere la volontà di Dio, era garantita l’indulgenza plenaria(1). In occasione della prima Crociata (a cui collaborò l'Impero Bizantino) venne riconquistata Gerusalemme (ponendo fine a 462 anni di dominio islamico), si restituirono alcuni territori ai bizantini e si fondarono dei regni cristiani in Siria e Palestina (andando però contro il volere di Bisanzio, che pretendeva, come da patti, la completa restituzione di tutti i territori conquistati), ovvero il Regno di Gerusalemme (1099-1291), la Contea di Tripoli (1102-1289), il Principato di Antiochia (1098-1268) e la Contea di Edessa (1098-1149).
Fra le successive crociate, le uniche veramente degne di nota furono la quarta (1202-1204), quando fu fondato lo Stato cattolico dell'Impero Latino d'Oriente (1204-1261), portando alla frammentazione dell'Impero Bizantino,(2) e la sesta (attorno al 1228, quando fu ripresa Gerusalemme dopo una negoziazione coi turchi), mentre le altre si rivelarono pressoché dei fallimenti. In tutto le principali crociate annoverate dagli storici sono 8 (l’ultima nel 1270). Al di là delle finalità religiose, ovviamente le crociate ebbero in realtà il carattere di vere e proprie guerre di conquista, indotte dalla viva speranza di ottenere ricchezze e gloria. Le poche conquiste (nei territori oggi occupati da Palestina, Siria, Grecia, Turchia e Bulgaria) furono di scarsa rilevanza, di breve durata (nel 1291 cadrà l'ultimo baluardo cristiano, la città di Acri), economicamente onerose, e difatti determineranno una crisi irreversibile nell'Impero Bizantino, che crollerà definitivamente nel 1454.
L'Occidente però trasse dalle Crociate alcuni notevoli vantaggi. Innanzi tutto esse servirono a rendere più intensi i commerci con l'Oriente: a beneficiarne furono in gran parte le repubbliche marinare di Pisa, Genova e soprattutto Venezia, che ebbero modo di fissare proprie colonie e basi commerciali, di incrementare i propri traffici, di esercitare per lungo tempo una vera egemonia commerciale in Europa. Inoltre i contatti continui dei mercanti italiani con le popolazioni arabe e bizantine, che avevano importanti e avanzate civiltà, ampliarono ed arricchirono la cultura degli europei.


Nell'immagine, la frammentazione dell'Impero Bizantino dopo il 1204.


Note:

(1) Il Papa, per realizzare l'impresa di riconquista della Siria-Palestina, tenne un discorso decisamente a tinte forti, elencando i crimini perpetrati ai danni dei cristiani dagli invasori musulmani: “I Turchi hanno distrutto completamente alcune chiese di Dio e ne hanno trasformate altre a uso del loro culto. Insozzano gli altari con le loro porcherie; circoncidono i cristiani macchiando gli altari col sangue della circoncisione, oppure lo gettano nel fonte battesimale. Si compiacciono di uccidere il prossimo squarciandogli il ventre, estraendone gli intestini, che legano a un palo. Poi, frustandole, fanno ruotare le vittime attorno al palo finché, fuoriuscendo tutte le viscere, non cadono morte a terra. Altre le legano al palo e le colpiscono scoccando frecce; ad altri ancora gli tirano il collo per vedere se riescono a decapitarli con un solo colpo di spada. E che dire degli orripilanti stupri ai danni delle donne?”

(2) Il conseguimento più importante probabilmente fu ottenuto in occasione della 4^ crociata, nel 1204, con la presa di Costantinopoli e la successiva fondazione dell'Impero Latino d'Oriente (che avrebbe compreso a sua volta il Regno di Tessalonica, il Principato d'Acaia e il Ducato d'Atene). A differenza delle crociate precedenti, la 4^ Crociata prese una svolta inaspettata. Invece di dirigersi direttamente verso Gerusalemme e liberare la Terra Santa dai musulmani, i crociati, deviarono verso Costantinopoli - la capitale dell'Impero Bizantino, che all'epoca era alle prese con una forte instabilità politica (alla fine del XII secolo esso si era indebolito, perdendo in sequenza la Serbia, la Croazia, la Dalmazia e la Bulgaria) - attaccandola e saccheggiandola. L'imperatore Alessio IV, infatti, aveva promesso ai crociati, in cambio del loro aiuto militare, cospicue ricompense economiche, ma quando queste non arrivarono (visto che nel frattempo Alessio IV era stato destituito e poi ucciso), i combattenti cristiani decisero di vendicarsi di Bisanzio, compensando a modo loro i mancati introiti... Speros Vryonis, uno storico greco moderno, descrive il saccheggio: “La milizia latina sottopose la più grande città d’Europa ad un saccheggio indescrivibile. Per tre giorni uccisero, violentarono, saccheggiarono e distrussero in una misura che perfino gli antichi Vandali e Goti avrebbero trovato incredibile”. Fra i protagonisti di tale barbara azione militare vi fu senza dubbio Venezia, dedita ad adempiere alle sue ambizioni di controllo politico e commerciale sul Mediterraneo orientale.
L'Impero Latino si sarebbe dissolto nel 1261 per via della riconquista bizantina realizzata da Michele VIII Paleologo, sovrano dell'Impero di Nicea (1204-1261), ovvero lo Stato più esteso ad essere fondato dai rifugiati bizantini dopo la conquista di Costantinopoli ad opera dei crociati; gli altri due erano stati l'Impero di Trebisonda (1204-1461) e il Despotato d'Epiro (1204-1337). Ad ogni modo la 4^ crociata inflisse un duro colpo all'Impero bizantino, contribuendo al suo declino e alla sua successiva caduta a opera del Sultanato ottomano. Ci torneremo nelle prossime puntate.

Documento inserito il: 12/10/2024
  • TAG: Crociate, Impero Latino, Impero Bizantino, Costantinopoli, Papa Urbano II, Repubbliche Marinare, Terra santa, Santo Sepolcro

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