Cookie Consent by Free Privacy Policy website Tutto storia, medio evo: Storia dell'uomo dalle origini ai giorni nostri. Venticinquesima puntata
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Storia dell'uomo dalle origini ai giorni nostri. Venticinquesima puntata

L’Impero Ottomano soppianta quello Bizantino

di Alberto Sigona


Negli ultimi secoli della sua esistenza l'Impero Bizantino, a seguito di varie incursioni dei popoli limitrofi (musulmani e slavi in primis) - che riuscirono a sottrargli ampi territori - iniziò a mostrare evidenti segni di declino. A dargli una spallata poderosa contribuiranno nel Duecento i crociati latini. Essi, durante la 4^ crociata (di cui abbiamo sommariamente già trattato nei paragrafi precedenti) – che era stata concepita per liberare la Palestina dai musulmani – non si limitarono a combattere la guerra santa, ma si lasciarono andare in azioni belliche che andavano ben oltre le intenzioni bizantine. I Latini, infatti, spinti da motivazioni perlopiù economiche, combatterono anche contro i cristiani (ovvero contro coloro che avrebbero dovuto difendere dagli “infedeli”), conquistando vari territori, sottraendo ad un Impero già notevolmente ridimensionato (e “debilitato” anche da tensioni e conflitti interni) ampie regioni, accelerandone il disfacimento totale. Dopo un breve periodo di ripresa avviato da Michele VIII Paleologo nel 1261, l'Impero Bizantino nel Trecento riprenderà la propria parabola discendente che l'avrebbe condotto alla morte definitiva. A dargli il colpo di grazia vi penseranno gli ottomani (ovvero i turchi) di Maometto II nel 1453 (dopo circa un millennio dalla sua nascita)(1). Quello che rimaneva del vecchio e malato Impero Romano d'Oriente fu così inglobato dall'Impero Ottomano (1299-1922)(2).
Fondato da Osman I, in continuità con il sultanato selgiuchide di Rum, l'Impero Ottomano fu uno dei più estesi e duraturi della storia; fra il XVI e il XVII secolo, in particolare sotto il regno di Solimano il Magnifico, esso arrivò ad essere uno dei più potenti Stati del Mondo: un prospero Impero multinazionale e plurilingue si sarebbe esteso per gran parte dell’Asia, buona parte dell’Europa dell’EST (lambendo Vienna(3) nel 1529) e del nord Africa (alla sua massima espansione, nel 1683, arrivò a toccare 3.900.000 km² ca.). Avendo Costantinopoli (che gli ottomani ribattezzarono Istanbul) come capitale e un vasto controllo sulle coste del Mediterraneo, l'Impero fu al centro dei rapporti economici tra Oriente ed Occidente per circa sei secoli.
Verso la seconda metà del Settecento, anche a causa di una economia non di prim'ordine(4), lo sviluppo del suo sistema militare iniziò a rimanere attardato rispetto alle altre potenze (qui incise un'endemica arretratezza tecnologica). Così l'Impero, anche a causa di una certa instabilità politica, alle prese con le pretese d'indipendenza di tanti Stati inglobati nell'Impero (specie nei Balcani, in cui a partire dall'Ottocento iniziarono a spirare forti correnti nazionaliste(5)), ben presto diverrà preda delle aspirazioni di conquista delle Nazioni limitrofe (Russia e Austria in primis), andando incontro a un lento ma inesorabile declino(6). Nella Prima Guerra Mondiale, l'Impero, ormai notevolmente ridimensionato (come si evince dalla cartina, negli anni si erano persi numerosi territori africani, in favore soprattutto di Gbr e Francia; alla “Grande Guerra” l'Impero turco arrivò con il solo possesso di Anatolia, Siria e Palestina), si alleerà con gli Imperi Centrali e con essi sarà pesantemente sconfitto(7). Dopodiché sorgeranno diversi Stati indipendenti, fra cui la Turchia.


Nell'immagine, territorio dell'Impero Ottomano nel 1914.


Note:

(1) Per diversi secoli l'Impero Bizantino era stato l'emblema della magnificenza culturale ed artistica, ed era stato l'ultima roccaforte della tradizione romana, scongiurando l'oblio della cultura latina. Quindi con il passare dei decenni si era forgiato una propria identità, nella quale confluivano la romanità e l'ellenismo.

(2) L'avanzata turca fu favorita dal contesto storico. L'Europa, infatti, si presentava molto più frammentata di quanto lo fosse stata in passato e gli interessi comuni erano subordinati a quelli dei singoli Stati, spesso in contrasto tra di loro. Inoltre, i rapporti commerciali col mondo musulmano erano comunque fiorenti e un conflitto su larga scala li avrebbe compromessi. Ma quando nel 1570 i turchi occuparono la base veneziana di Cipro sembrò giunto il momento di dare vita a quella lega tra i Paesi cattolici che papa Pio V (1566-1572) considerava prioritaria per sconfiggere gli ottomani. Si giunse così nel maggio 1571 alla costituzione della Sacra Lega, composta da Spagna, Stato della Chiesa, Venezia e da numerosi stati italiani. A Lepanto, il 7 ottobre 1571, gli Stati cristiani sconfissero finalmente i turchi. La vittoria però ebbe scarse ripercussioni positive (la sua importanza fu perlopiù psicologica, dato che i turchi erano stati per decenni in piena espansione territoriale e fino ad allora avevano vinto tutte le principali battaglie contro i cristiani d'oriente), e gli ottomani continueranno per vari decenni a far paura all'Occidente. Almeno sino alla Battaglia di Vienna del 1683, in cui il Sacro Romano Impero (assieme ad Austria, Polonia, Russia e Venezia) infliggerà loro una dura sconfitta, per un evento epocale che segnerà la fine dell'espansionismo ottomano in Europa. A seguito di tale vittoria, gli Stati europei ripristinarono la loro sovranità su gran parte dei territori dell'Europa orientale conquistati nei due secoli precedenti dagli ottomani.

(3) Il fallito assedio di Vienna guidato dal Sultano Solimano il Magnifico segnò il punto più elevato raggiunto dall'Impero Ottomano e la fine della sua espansione nell'Europa centrale. E molto probabilmente segnò l'inizio del loro lungo declino come potenza dominante del mondo rinascimentale.

(4) L'economia turca andò in crisi anche per via della scoperta dell'America, che gradualmente spostò il baricentro economico del mondo dal Mediterraneo all'Oceano Atlantico.

(5) Le correnti nazionaliste che presero piede nei Balcani costituirono una forza dissolvente per l'integrità territoriale dell'Impero turco. La Moldavia e la Valacchia si uniranno nel 1862 formando la Romania. La Serbia diverrà indipendente qualche anno dopo, esattamente nel 1867 (e le sue pretese di espansione porteranno un giorno alla Prima Guerra Mondiale). Fra le "nuove" Nazioni sorsero anche la Grecia (1830) e la Bulgaria. La Bosnia finì fra le grinfie austriache.

(6) Gli Stati attuali i cui territori un tempo facevano parte dell'Impero turco sono: Croazia, Albania, Serbia, Bosnia, Romania, Moldavia, Ucraina, Russia, Grecia, Macedonia, Montenegro, Bulgaria, Ungheria, Armenia, Georgia, Libano, Palestina, Siria, Giordania, Egitto, Arabia S., Sudan, Yemen,Tunisia, Libia, Algeria, Cipro, Kuwait, Iraq, Iran, Slovacchia, Kosovo e Israele.

(7)Quantunque avessero dimostrato di poter reggere il conflitto, il dissenso interno, sfociato nella rivolta araba, compromise fatalmente la situazione politica. Durante questo periodo, il governo ottomano si macchiò di un drammatico genocidio contro gli armeni, gli assiri e i greci del Ponto.

Documento inserito il: 07/12/2024
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