Cookie Consent by Free Privacy Policy website Tutto storia, storia contemporanea: La Divisione Cichero
>> Storia Contemporanea > La Resistenza

La Divisione Cichero

La Divisione Cichero è stata una formazione partigiana garibaldina che ha combattuto sulle alture di Genova durante la Resistenza. La Divisione Cichero agiva nel settore a levante della Camionale, oggi Autostrada A7, sull'Appennino ligure-piemontese.
Da essa usciranno quasi tutte le personalità di spicco della resistenza genovese, soprattutto grazie al ferreo rigore morale che da sempre caratterizzò la formazione, i cui uomini erano uniti più da legami personali che non di partito. Infatti, pur rimanendo saldamente nell'ambito garibaldino, molti furono i non comunisti, primo tra tutti il leader indiscusso Bisagno.
La formazione si contraddistinse anche per un ottimo rapporto con la popolazione della valli in cui si trovò a combattere, grazie anche al fatto di aver sempre vigilato sui gruppi di sbandati dediti più al saccheggio che alla guerra partigiana.

Le origini
Il primo nucleo di sbandati da cui la formazione ebbe origine si radunò dal settembre 1943 nella zona di Favale, nell'entroterra chiavarese: si trattava di una decina di uomini in tutto. La storiografia fa risalira già a questo periodo embrionale la stesura di Sutta a chi tucca (1), raro esempio di canto partigiano in dialetto genovese, sull'aria di un inno rivoluzionario sovietico (2). Già dal novembre, si rese necessario uno spostamento verso Cichero, alle pendici del Monte Ramaceto, perché il gruppo, in rapido aumento numerico, era diventato troppo vistoso.
Vengono intanto stretti rapporti col gruppo del Monte Antola, in seguito noto come Distaccamento La Scintilla. Questo gruppo confluì a Cichero nel marzo 1944, rendendo necessaria una riorganizzazione della banda, divenuta ormai di dimensioni considerevoli. Il gruppo viene suddiviso in tre distaccamenti: uno, denominato in seguito Severino, resterà a Cichero, uno, denominato in un primo momento Lupo e successivamente Peter si sposterà a Pannesi, l'altro, denominato Torre, tornerà nella zona dell'Antola, inglobando gli uomini della disciolta Banda dello Slavo.

Da Banda a Brigata
Il continuo incremento di uomini e di prestigio, portarono la Banda Cichero a raggiungere presto le dimensioni di una Brigata. Il riconoscimento ufficiale arrivò il 20 giugno 1944, con la nascita della 3° Brigata Liguria. Il fenomeno di quella che verrà poi definita VI Zona Operativa è in controtendenza con i continui problemi delle formazioni della III Zona. Ai tre distaccamenti iniziali, si uniscono altri due gruppi, uno attivo nel tortonese, il Battaglione Casalini, e l'altro nel pavesino, oltre ad un buon numero di contadini militarizzati.

Da Brigata a Divisione
La crescita esponenziale continua, e già nel mese di agosto si rende necessaria una nuova ristrutturazione, che porta alla nascita della 3° Divisione Cichero.
L'organizzazione interna poggia sulla 3° Brigata Jori, sorta su quella del Distaccamento Torre, ed attiva nella zona dell'Antola e dell'Alta val Trebbia; la 57° Brigata, che in seguito prenderà il nome di Berto agiva invece in Val d'Aveto; nelle valli Borbera e Curone si stava invece organizzando la 58° Brigata, nata dalla fusione del Peter e del Casalini, ed in seguito nota come Brigata Oreste. Quest'ultima formazione, nell'autunno successivo, fu scissa per formare la Brigata Arzani. Da segnalare, nel mese di novembre, l'ingresso nella Cichero della quasi totalità degli alpini del Battaglione Vestone della Monterosa.
La Divisione si dota anche di una Sezione Stampa, che cura la redazione de Il Partigiano, giornale ufficiale della Cichero ed in seguito di tutta la VI Zona Operativa. Saranno 15 le uscite dall'agosto 1944 alla Liberazione.

Altre formazioni della VI Zona
In stretto contatto con la Cichero, agivano anche altre formazioni garibaldine, direttamente dipendenti dal Comando Zona.
La 59° Brigata di Manovra Caio, formazione nata dall'evoluzione della Banda dell'Istriano. Questa formazione , originaria del versante parmenense, si era spostata dalla Val Nure alla Val d'Aveto in seguito a dissapori con la Banda del Montenegrino (Brigata Stella Rossa). Nel febbraio 1945 fece per un breve periodo ritorno nelle zone d'origine, nel tentativo di riorganizzarle in seguito ad un pesante rastrellamento.
La Brigata Coduri era invece nata dalla Banda Virgola, gruppo di ribelli radunatisi dal settembre 1943 nella zona del Monte Capenardo. La formazione, nonostante la lontananza geografica, strinse da subito rapporti con la Cichero, nella quale entrò ufficialmente a fine settembre '44. Nonostante la buona collaborazione, non mancarono incomprensioni, derivate dal fatto che la Coduri, formazione peraltro di matrice marcatamente comunista, tendeva ad operare molto vicino ai centri abitati. Nell'aprile 1945 la Coduri ottenne il rango di Brigata di Manovra e, a Liberazione avvenuta, addirittura quello di Divisione.
Nella zona agiva la Brigata GL-Matteotti, accusata di scarso livello morale e militare e disarmata per ben due volte dagli uomini di Bisagno, nell'estate '44.
Inoltre esistevano anche due Battaglioni Matteotti-Valbisagno, sorti a partire dal settembre 1944 dalla fusione tra la Banda Zorro, una decina di uomini dislocati da qualche mese presso il fiume Lavagnola, ed altri elementi socialisti della zona inquadrati nella altre formazioni.

Le Brigate Volanti
Dopo il rastrellamento del settembre 1944, venne presa la decisione di dislocare due formazioni agili e ben armate all'interno dello schieramento nemico, portando la guerriglia nelle valli cittadine.
La prima a raggiungere la posizione stabilita dai Comandi fu la Brigata Volante Severino, dall'ottobre '44 attiva in Valbisagno. Inizialmente la Brigata era formata da una dozzina di uomini scelti, provenienti dall'omonimo distaccamento della Brigata Berto. Alla vigilia della Liberazione la formazione contava su quasi un centinaio di uomini, suddivisi in 3 distaccamenti, più altrettanti sappisti ausiliari.
La Brigata Volante Balilla invece raggiunse la Valpolcevera nel novembre '44, con una ventina di uomini scelti. Si trattava di quasi tutti ex gappisti di Bolzaneto, inquadrati prima nel Distaccamento Musso prima della 57° Brigata, poi denominato Distaccamento Balilla ed in seguito passato alla Brigata Jori. La base operativa era situata sul Monte Sella. La formazione arrivò alla Liberazione con una cinquantina di effettivi, suddivisi in tre distaccamenti, più circa 160 sappisti ausiliari.

La scissione
Le dimensioni della Divisione Cichero erano continuate a crescere, così come la fama di Bisagno. Forse anche per limitare l'influenza di quest'ultimo, nel marzo 1945 venne decisa una scissione.
La derivante fu la Divisione Pinan - Cichero, formazione a tutti gli effetti indipendente dalla formazione madre, della quale però, già nel nome, veniva riconosciuta la comune matrice. La nuova Divisione operava nei territori già controllati dalle brigate Oreste ed Arzani, cui veniva affiancata anche la Brigata Po-Argo.

L'organigramma alla vigilia della Liberazione
La Divisione Cichero nell'aprile 1945Dopo la scissione della Pinan-Cichero, la Divisione Cichero rimase organizzata su due brigate, alle quali si andavano ad aggiungere le due brigate volanti e le due brigate di manovra direttamente dipendenti dal comando zona.

Comando
Brigata Jori (Distaccamenti Bellucci, Cialacche, Guerra, Maffei, Sardegna, Vestone, Guglielmetti, Perreto, Ravera)
Brigata Berto (Distaccamenti Castagna, Mario, Nino, Forca, Beppe, Fuoco, Cucciolo, Carlo III, Alpino)
Brigata di Manovra Caio (Distaccamenti Pablo, Ghittoni, Zonta, Guerci, Campanini, Bedin, Amerkanoff, Volante Willy)
Brigata Coduri (Battaglioni Longhi, Dall'Orco, Zelasco)
Brigata Volante Severino (3 distaccamenti e 2 distaccamenti SAP)
Brigata Volante Balilla (3 distaccamenti)

Fonti bibliografiche
(1)-Testo: canti da lotta
(2)-Fonte: Giorgio Gimelli, La Resistenza in Liguria. Cronache militari e documenti, Carocci, Roma, 2005, vol I, p 39
Articolo tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Nell'immagine, il comandante della Divisione Cichero, Aldo Gastaldi, nome di battaglia Bisagno.

Documento inserito il: 07/01/2015
  • TAG: seconda guerra mondiale, resistenza, partigiani, divisione cichero, storia, divisioni garibaldine, aldo gastaldi, comandante bisagno, azioni guerriglia, lotta liberazione, repubblica sociale italiana, altre formazioni, brigate volanti, scissione, pinan ci
  • http://it.wikipedia.org/wiki/Divisione_Cichero

Note legali: il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001.
La responsabilità di quanto pubblicato è esclusivamente dei singoli Autori.

Sito curato e gestito da Paolo Gerolla
Progettazione piattaforma web: ik1yde

www.tuttostoria.net ( 2005 - 2023 )
privacy-policy