Cookie Consent by Free Privacy Policy website Tutto storia, personaggi storici: GIACOMO BARATTA Primo Console Generale del Perù in Italia (1796 – 1883)

GIACOMO BARATTA Primo Console Generale del Perù in Italia (1796 – 1883)

di Gerardo SEVERINO
Col. (a) G. di F. – Storico Militare


Premessa

Recentemente, in uno speciale di “Report Difesa” ho tracciato le vicende storiche relative ai rapporti diplomati intercorsi tra Italia e Perù dal 1839 al 2022, facendo solo marginalmente cenno alla figura di Giacomo Baratta(1). Citato nei testi peruviani con la variante di Santiago, Giacomo Baratta fu il primo Console Generale nominato da tale Nazione, dapprima presso il Regno di Sardegna e, dopo il 1861, presso quello d’Italia. Seguiamo la storia affascinante di questo grande diplomatico, il quale, in un lasso di tempo così vasto (1840 – 1883) tutelò gli interessi del Perù in Italia, lavorando alacremente per consolidare sempre di più i rapporti tra i due Stati, peraltro in periodi storici nei quali l’emigrazione italiana verso le lontanissime Americhe aveva coinvolto appieno anche il bellissimo Paese andino.


Una vita al servizio della Repubblica del Perù (1840–1883)

Giacomo Baratta nacque a Genova il 23 maggio del 1796 nel seno di una famiglia di nobili possidenti, originaria di Rapallo, figlio di Francesco, Professore di Disegno presso la Regia Scuola di Marina di Genova e di Maria Giulia Baglietto, nonché nipote del celebre Barone(2) Carlo Antonio Baratta, per anni potente Direttore delle Gabelle nella stessa città della lanterna. Giacomo era anche fratello più piccolo di Luigi Baratta, del quale ho ampiamente trattato nel prima citato Speciale sui rapporti diplomatici Italia – Perù, essendo stato il primo Console Generale del Regno di Sardegna a Lima(3). Così come era accaduto a molti commercianti genovesi, Giacomo Baratta era approdato al Callao verso la fine degli anni ’30, naturalmente dell’Ottocento, avviando così con il Perù un promettente interscambio commerciale. La frequentazione della bellissima Lima gli consentì di conoscere anche la futura moglie, Donna Maria Dolores Lujan, nata a Lima nel 1814, dalla quale avrà ben sette figli, tra maschi e femmine. Divenuto, nel frattempo, uomo di spicco della colonia italiana in Perù, nel 1840, allorquando si stavano finalmente consolidando i rapporti diplomatici tra la Republica del Perù e il Regno di Sardegna, Giacomo Baratta, che in Perù sarebbe stato chiamato Santiago, fu nominato dal Presidente, Agustín Gamarra Messia, primo Console del Perù a Genova, incarico per il quale si dovette trasferite con la giovane moglie nella sua stessa città d’origine. E fu proprio nella “Città della Lanterna” che nel corso dello stesso anno sarebbe nato il primo figlio, Francesco Giacomo. Il Baratta prese subito a cuore la sua missione diplomatica presso il Regno di Sardegna, allora in qualità di unico rappresentante nei Regi Stati Sardi (solo qualche anno più tardi, infatti, furono istituiti i Consolati peruviani dapprima a Nizza, poi Savona e così via). Vi fu, nel suo lunghissimo mandato, solo una breve interruzione, nel corso del 1843, allorquando occupò tale carica il fratello Domenico(4). Nel 1844, troviamo nuovamente al suo posto Giacomo Baratta, il quale, proprio a partire da quello stesso anno si sarebbe adoperato, presso la Corte Sabauda, a Torino, onde addivenire alla stipula di un tratto di commercio e di navigazione tra il Perù e l’Italia, Come riferisce la storica Fior De Maria Valdez Arroyo, in relazione all’aumento delle relazioni economiche fra Genova e il Callao, era stato lo stesso Baratta a comunicare al proprio Ministero, a Lima, che in quello stesso anno, il Regno di Sardegna disponeva di ben 3203 navi mercantili destinate ai traffici marittimi. Ciò, evidentemente, avrebbe garantito al Perù una notevole sicurezza riguardo alle proprie esportazioni verso l’Europa(5). E fu proprio durante il suo mandato che si ebbe modo di concludere il primo “Trattato di Amicizia, Navigazione e Commercio”, firmato il 14 giugno del 1853. Il Console Baratta rimase al proprio posto, sempre a Genova, con uffici in Piazza Campetto n. 8, anche dopo la proclamazione del Regno d’Italia, il 17 marzo 1861, coadiuvato per anni dal Vice Console Francesco Chiappella. Il Diplomatico italo-peruviano avrebbe ricoperto tale incarico per molti anni, come si diceva prima, prodigandosi sempre, e con grande determinazione ci permettiamo di aggiungere, per il buon nome del Perù, Paese nel quale era, nel frattempo, tornata a vivere la moglie, Maria Dolores, con il resto della famiglia. Anche per tale ragione furono vari i viaggi che Giacomo (Santiago) Baratta avrebbe fatto da o per il Perù, Paese ove era comunque rimasto a vivere anche il fratello Luigi, che per qualche tempo ricoprì l’incarico di Console Generale dello Stato Pontificio. Gli anni vissuti in Piazza del Campetto furono molto impegnativi, ricordando un circostanza non da poco: Genova era allora il principale porto italiano dal quale partivano gli emigranti verso le lontane Americhe, Perù compreso, e questo ovviamente diede molto da lavorare agli stessi Uffici Consolari Peruviani, chiamati per legge ad apporre i previsti visti sui passaporti. Non solo, ma l’intensificarsi dei rapporti commerciali fra i due Paesi amici procuravano inevitabilmente problemi di natura legale, ai quali si sarebbe in seguito sommata anche la nota “Guerra del Pacifico” (1879-1883)(6), un durissimo conflitto che avrebbe innescato controversie legali con non pochi imprenditori italiani che avevano investito in Perù, nelle vaste miniere di salnitro. Nel 1883, come ci conferma il Calendario Generale del Regno, Giacomo Baratta era ancora Console Generale del Perù a Genova(7). Lo sarebbe stato sino al suo ultimo giorno di vita. Giacomo (Santiago) Baratta si spense, infatti, nella sua amata Genova il 3 luglio dello stesso 1883, alla veneranda età di 87 anni, seguendo così nell’aldilà l’amata moglie, Maria Dolores, che, invece, si era spenta a Lima il 17 giugno del 1881. Il suo posto, a Genova, fu affidato in “reggenza” all’Agente Consolare Giacomo Ludesher, il quale trasferì gli uffici al civico n. 1 di Via Sottoripa, in attesa dell’arrivo da Lima del nuovo titolare, il Console Generale Giorgio Eguren, al quale sarebbe spettata un’eredità non certo facile, dopo la “gestione Baratta”, durata la bellezza di 43 anni(8). Con la morte del “vecchio diplomatico” italo-peruviano cessava per sempre un lungo sodalizio fra un uomo straordinario, quale fu appunto il Baratta, con un bellissimo Paese, il Perù, che egli amò tantissimo, per quanto lo dovette servire a migliaia di chilometri di distanza, pensando, però, che in quella stessa Terra, nobile e straordinaria avrebbe continuato a germogliare la sua storica progenie, la stessa che in seguito avrebbe dato lustro a entrambe le Nazioni.


Nell'immagine la vecchia dogana di Genova, della quale fu direttore il padre di Giacomo Baratta, il barone Carlo Antonio Baratta.


Note:

(1) Vgs. Gerardo Severino, Storia dei rapporti diplomatici tra Italia e Perù (1839 – 2022), Speciale n. 16 di "Report Difesa", in www.reportdifesa.it, ottobre 2022.

(2) Titolo nobiliare che aveva ricevuto da Re Carlo Alberto nel 1841. Cfr. Luigi Cibrario, Notizie Genealogiche di Famiglie Nobili degli antichi Stati della Monarchia di Savoia, Torino, Tipografia Eredi Botta, 1866, p. 72.

(3) Cfr. Marco Mariano – Duccio Sacchi, La costruzione della rete consolare sarda nelle Americhe (1815 – 1860), Firenze, Leo S. Olschei Editore, 2007, p. 344.

(4) Cfr. Calendario Generale pè Regi Stati – Anno 1843, Torino, Stamperia Sociale degli Artisti Tipografi, 1843, p. 38.

(5)Cfr. Fior De Maria Valdez Arroyo, Las Relaciones entre el Perù e l’Italia (1821–2002), Lima, Pontificia Universidad Católica del Perù, 2004, p. 63.

(6)La “Guerra del Pacifico” fu combattuta tra il Cile e le forze alleate di Bolivia e Perù dal 1879 al 1883, conosciuta come guerra del salnitro, settore per il quale era stata innescata.

(7) Cfr. Ministero degli Interni, Calendario Generale del Regno d’Italia pel 1883, Roma, Tip. delle Mantellate, 1883, p. 102.

(8) Cfr. Ministero degli Interni, Calendario Generale del Regno d’Italia pel 1884, Roma, Tip. delle Mantellate, 1884, p. 106.

Documento inserito il: 10/11/2022

Note legali: il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001.
La responsabilità di quanto pubblicato è esclusivamente dei singoli Autori.

Sito curato e gestito da Paolo Gerolla
Progettazione piattaforma web: ik1yde

www.tuttostoria.net ( 2005 - 2023 )
privacy-policy