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I Reti

Il popolo dei Reti aveva i propri territori nelle attuali regioni del Trentino-Alto Adige, Tirolo, Bassa Engadina e prealpi veronesi. L’ipotesi più attendibile sulle loro origini è che questo popolo sia nato come etnia di indigeni alpini. Gli storici latini fanno risalire la civiltà retica al II° secolo a.C.,parafrasandolo come un miscuglio eterogeneo di popoli apparteneti a culture diverse come Etruschi, Celti, Illiri e barbari . L’arrivo di nuove genti in montagna non era ostacolato e anche l’assimilazione era possibile. I Reti erano organizzati in piccole comunità di pastori e contadini interdipendenti che avevano a disposizione monti, pascoli e campi in gestione comune e si riunivano in assemblee per eleggere i propri capitribù e per trattare gli affari. Alcune di queste usanze sono giunte pressochè integre ai giorni nostri, assieme al modo di costruire le case. Dal rinvenimento di reperti si deduce che erano degli abili artigiani e la loro cultura dovrebbe coincidere con l’età del ferro. Erano pacifici montanari che vivevano di agricoltura e allevamento. Barattavano i loro prodotti nella zona di Verona offrendo oggetti d’artigianato, vino e bestiame. Augusto dal 16 al 9 a.C., combattè qui una delle sue più importanti guerre: la campagna contro Reti, Norici, Pannoni ed altri che terminò con l’espansione verso nord dell’Impero Romano e che portò alla formazione delle due nuove provincie della Rezia e del Norico. Non è escluso che i Reti dessero al vino un significato spirituale. Sul frammento di una brocca rinvenuta a Sanzeno in Val di Non, è infatti raffigurato un accoppiamento rituale dionisiaco.Il vino prodotto dai Reti era molto apprezzato anche alla corte imperiale. Politeisti, veneravano divinità di origine mediterranea ed anche alcuni dei orientali. I pricipali fra essi furono Retia, la dea madre e Saturno, dio dell’agricoltura.Essi vissero una parte della loro storia con la tradizione orale ed una seconda fase con una scrittura derivata da quella etrusca priva però della lettera O. Alcuni studiosi affermano che la lingua ladina, sia un’evoluzione della lingua retica.


Nell'immagine, una statuetta di produzione retica
Documento inserito il: 19/12/2014
  • TAG: i reti, popoli preromani, impero romano, espansione romana a nord

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