Cookie Consent by Free Privacy Policy website Tutto storia, approfondimenti: Uomo di guerra e uomo di penna. Studi su Plinio il Vecchio nel Bimillenario della nascita
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Uomo di guerra e uomo di penna. Studi su Plinio il Vecchio nel Bimillenario della nascita [ di ]

a cura di L. Facchin e M. Ferrario
Torino, Editris, 2024
Pagine: 271


In ambito storiografico, a duemila anni dalla nascita, è in atto una profonda e circostanziata opera di riscoperta della figura e dell’opera di Plinio il Vecchio, autore come noto della monumentale e ricca Naturalis Historia. A rompere, il ghiaccio è stato chi scrive, con un saggio sulla presenza e fortuna pliniane in età moderna, dal Quattrocento al Settecento, ossia dal secolo dell’umanesimo tipografico a quell’età dei Lumi che vedeva fra l’altro Plinio letto ed utilizzato in area protestante (Inghilterra e, soprattutto, Svezia luterana) in funzione, sia anti-aristotelica, sia anti-scolastica (D. Arecco, Plinio ritrovato. Moderne edizioni a stampa pliniane nei fondi antichi delle biblioteche italiane, in Nuova informazione bibliografica, II, 2021, pp. 1-13).


Questo volume collettivo curato ora da Laura Facchin e Massimiliano Ferrario per Editris aggiunge ulteriori dettagli, notizie ed informazioni, che vanno ben al di là della sempre banale agiografia, e – muovendo da pur doverose celebrazioni pliniane – va a ridelineare il profilo del naturalista latino, i contenuti specifici della sua opera naturalistica e la stessa penetrazione, intellettuale e scientifica, di quest’ultima. I molti autori dei saggi raccolti in questo libro (Federica Beretta, Paolo L. Bernardini, Francesco P. Bianchi, Paola Biavaschi, Luca Brignoli, Fabio Calandrino, Massimiliano Ferrario, Alessandra Casati, Francesco E.M. Colombo, Laura Facchin, Mario Iodice, Nicoletta Sabadini, Marco Migliorini, Silvia Muzzin, Andrea Spiriti, Michela Stefani e Daniele Teseo) sviscerano, con cura ed attenzione, i molteplici aspetti dell’universo culturale pliniano. Vengono da loro esaminati e trattati vari (e convergenti) temi: l’Africa nella Naturalis Historia, l’eco di Plinio nell’età moderna, strumenti ed attrezzi, presenze letterarie di provenienza ellenica, le arti e le tecniche, la professione iatrica, la lettura di Plinio da parte di Vasari e di Paolo Giovio, il tardo Impero Romano nella vigilia delle invasioni barbariche, l’iconografia, la zoologia e l’antropologia pliniane. Davvero un mosaico composito ed affascinante: uno sguardo competente a trecentosessanta gradi.
Ne emerge pertanto un volume dotto ed erudito di pregio, un contributo accademico di vaglia, assai interessante e documentato, sicuramente da leggere e da apprezzare per operare quella riscoperta del naturalista latino e del suo mondo che da lungo tempo si auspicava.


Recensione del Dott. Davide Arecco

Documento inserito il: 26/10/2024
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