Cookie Consent by Free Privacy Policy website Tutto storia, approfondimenti: Sionismo - Il vero nemico degli ebrei: Il Falso Messia
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Sionismo - Il vero nemico degli ebrei: Il Falso Messia [ di ]

Autore: Alan Hart
Prefazione e traduzione di Diego Siragusa

(2015, pp. 427)

QUASI TUTTO CIÒ CHE VI HANNO FATTO CREDERE SULLO SVILUPPO E SUL MANTENIMENTO DEL CONFLITTO IN PALESTINA E RIGUARDO ALLA PALESTINA, DIVENUTA ISRAELE, È FALSO

È falso che alla proclamazione dello Stato d’Israele, nel 1948, tutti i palestinesi, declassati ormai a rifugiati, abbiano abbandonato la loro patria volontariamente. In prevalenza essi sono stati cacciati dai terroristi sionisti per ragioni di pulizia etnica.

È falso che Israele non abbia mai trovato negli arabi dei negoziatori per la pace, né che il sionismo abbia tenuto conto della pace nei termini che la stragrande maggioranza dei palestinesi e il grosso del resto degli arabi e musulmani di tutto il mondo avrebbero potuto accettare.

È falso che Israele abbia vissuto in costante minaccia di annientamento, la sua esistenza non è mai stata messa in serio pericolo. Subito dopo la sua creazione, Israele ha potuto espandersi oltre i confini autorizzati grazie a un’incontrovertibile preminenza sul piano delle forniture militari e della potenza e capacità aeree, un dato di fatto presente ancor prima della sua proclamazione a Stato.

Quello israelo-palestinese si è rivelato sin dall’inizio un conflitto che ha contrapposto una nazione del primo mondo – ben finanziata e superiore quanto a mezzi – a una nazione del terzo mondo, essenzialmente feudale.

Tramite un’incessante propaganda, Israele è riuscita a persuadere Europa e Stati Uniti – suoi interlocutori privilegiati – che gli attacchi contro i Paesi arabi fossero azioni di autodifesa, presentandosi come vittima. Israele, invece, era e rimane l’oppressore.

Solo quando si (ri)conosce ciò che è propaganda e ciò che non lo è si può arrivare alla verità storica.

La trilogia Sionismo - Il vero nemico degli ebrei è una monumentale storia del conflitto israelo-palestinese scritta da un giornalista di lungo corso con una sconfinata conoscenza di prima mano del Medio Oriente.

Alan Hart smentisce, da una parte, le bugie della propaganda sionista e, dall’altra, analizza i fatti così come realmente accaduti, accertati e documentati.


Il primo volume, “Il falso messia”, contestualizza la questione a livello mondiale. Esamina, avvenimenti, ragioni, bisogni e dilemmi di entrambe le parti: le origini del movimento sionista, fondato nel 1897 da Theodor Herzl al congresso di Basilea, con lo scopo di ricostituire in Palestina uno Stato ebraico; le relazioni tra i primi sionisti e Regno Unito, Germania e Stati Uniti; gli effetti della dichiarazione Balfour (1917), con il riconoscimento britannico del diritto del popolo ebraico di avere un proprio focolare in Palestina; la diaspora degli ebrei a causa della paura autentica di un secondo olocausto; il diritto dei palestinesi alla giustizia e all’autodeterminazione; la rabbia delle popolazioni arabe nei confronti del sostegno statunitense al sionismo; l’inevitabile corruzione e repressione dei regimi del preesistente ordine arabo che, temendo attacchi israeliani ancora più duri, hanno provato a contenerli.

Con la concretezza propria dell’inviato internazionale e la chiarezza del reporter televisivo, Alan Hart ci consegna un testo appassionato e appassionante, imprescindibile per chi desidera capire uno dei conflitti più laceranti della Storia dell’umanità, dove si ribadisce con forza la non coincidenza tra ebraismo e sionismo nel rispetto profondo della cultura e tradizione ebraica. La cronaca dell’andamento delle negoziazioni tra le due parti, in specie di quelle che vedono l’autore testimone diretto nel ruolo privilegiato di mediatore, rende “Il falso messia” un documento ancora più straordinario, dove in cui vengono riportate informazioni spesso taciute all’opinione pubblica.


Da sionismo - il vero nemico degli ebrei. Il falso messia:

La storia che questo libro racconta è basata su documenti e conoscenze da me acquisiti come inviato di guerra in Medio Oriente, con varie funzioni, per oltre tre decenni. Sono stato, per esempio, il primo corrispondente occidentale presente sulle rive del Canale di Suez, con gli israeliani che avanzavano durante la guerra dei Sei Giorni nel giugno del 1967. Nel corso degli anni, ho provato l’intimo piacere di stringere rapporti di amicizia con i capi di entrambe le parti del conflitto israelo-palestinese. Sono probabilmente l’unica persona ad aver goduto di un rapporto speciale con i due dirigenti che considero i più grandi antagonisti politici di tutta la Storia: Golda Meir, Madre Israele, e Yasser Arafat, Padre Palestina. (...). Ho raccontato, senza censure, l’intera vicenda della creazione dello Stato sionista di Israele e di come esso sia diventato una minaccia, non solo per la pace della regione e del mondo, ma anche per gli interessi degli ebrei ovunque essi vivano e per l’integrità morale del giudaismo stesso.


Dalla prefazione:

Il contributo di Hart si aggiunge a una già vasta letteratura sul sionismo che tenta, disperatamente, di scardinare i muri di ferro che i sionisti hanno eretto in tutto il sistema dell’informazione, nei rapporti tra Stati, negli apparati più torbidi dei servizi segreti e nel “senso comune” della più vasta opinione pubblica. […] Una tale panoplia di attacco permanente non risparmia nemmeno i tanti ebrei antisionisti, i quali, ovunque nel mondo, sono schierati contro “questo Stato ebraico” e lanciano, inascoltati, allarmi contro i rischi di una imminente catastrofe. Per essi è stata coniata una definizione che, col passar del tempo, ha assunto una connotazione comica: ebrei che odiano se stessi.


Alan Hart, è stato corrispondente capo di “Independent Television News” e conduttore di “bbc Panorama”. Inizia la carriera giornalistica come corrispondente nell’Africa Centrale e, in seguito, come inviato di guerra in Vietnam.
Nel 1973, realizza qualcosa di completamente nuovo per l’epoca e destinato a fare scuola: il documentario Five Minute to Midnight, un’inchiesta sulla povertà nel mondo nelle sue reali dimensioni, da cui emergono dati e stime sino ad allora sconosciuti – ancora nei primi anni Settanta del Novecento, 15 milioni di bambini con meno di cinque anni morivano ogni giorno a causa di una combinazione di malnutrizione e malattie, altrimenti prevenibili. La première è l’apertura della Settima Sessione Speciale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, chiamata a discutere sulla necessità di un nuovo ordine economico globale.

In Medio Oriente Hart ha instaurato rapporti diretti con i maggiori protagonisti della questione israelo-palestinese – solo per citarne alcuni: Golda Meir, il generale Moshe Dayan, Shimon Peres, re Faysal dell’Arabia Saudita, Nasser, Anwar El Sadat, George Habash, Yasser Arafat, re Hussein di Giordania.

È autore di Arafat: Terrorist or Peacemaker? (1984) e della trilogia Sionismo - Il vero nemico degli ebrei (2009-2010), in corso di pubblicazione in Italia per i tipi di Zambon.

Hart non è mai stato iscritto ad alcun partito politico /www.alanhart.net


De “il falso messia” hanno detto:

È stato all’apparenza a lungo dimenticato, in primo luogo dalla maggior parte degli ebrei, che il sionismo, artefice dello Stato d’Israele, è una diserzione totale della fede religiosa e dei valori ebraici, così come è stato all’apparenza a lungo dimenticato, in secondo luogo dal mondo in generale, che il sionismo si poggia su una sistematica politica di colonialismo, di pulizia etnica e terrorismo.
Da ebreo ortodosso, spero e prego che lo Stato d’Israele sia riconosciuto per quello che è. Per fare sì che ciò accada il prerequisito è quello di ristabilire una corretta visione della Storia. In tale direzione Alan Hart ha reso un contributo di enorme valore, un resoconto possentemente rivelatore e di agevole lettura attorno allo sviluppo del sionismo politico.
Rabbi Ahron Cohen

Mosso da una genuina preoccupazione per la pace in Israele e Palestina e nel mondo in generale, Alan Hart ha scritto non solo un duro j’accuse del sionismo, fondato su studio ed esperienza personale, ma ci ha anche trasmesso un documento per un futuro migliore.
Ilan Pappé, esponente della “Nuova storiografia israeliana”, autore de La pulizia etnica della Palestina

Esperienze e relazioni personali di spiccata eccezionalità fanno sì che Alan Hart sia in grado di compiere esaustivamente collegamenti, e persino di apportare precisazioni, se non rettifiche, riguardo ai nodi storici cruciali della questione israelo-palestinese. La trilogia Sionismo - Il vero nemico degli ebrei è scritta da un convinto sostenitore della pace e della giustizia e dovrebbe essere letta e meditata dai funzionari governativi del mondo intero – in particolare di Washington – prima che tutto precipiti ulteriormente.
Mark Bruzonsky, fondatore del Congresso mondiale ebraico, primo eletto di Washington

Spero che chiunque abbia a cuore quanto accade in Medio Oriente legga la trilogia di Alan Hart dedicata al sionismo. Oltre che un magnifico lavoro che riflette la stretta relazione intercorsa tra l’autore e i leader israeliani e palestinesi, il testo spiega come si è arrivati al punto in cui siamo e come potremmo andare avanti.
Tutti coloro che vogliono impegnarsi a cercare una via d’uscita saranno aiutati da questa lettura.
Clare Short, politica laburista britannica, segretario di Stato per lo Sviluppo Internazionale del II governo Blair dal 1997 al 2003, anno delle sue dimissioni in dissenso con la decisione del Regno Unito di partecipare alla guerra in Iraq
Documento inserito il: 04/08/2015

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