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Milano Celta: le tre fortezze

«Le cronache del passato pervenuteci dagli autori classici sono la traccia di colore sul monumento che noi chiamiamo Storia. La vita delle genti che hanno composto la Storia sono per noi oggi dei frammenti che si cerca d’interpretare per la ricostruzione del loro e soprattutto del nostro passato per capire, in definitiva, chi siamo stati e chi siamo oggi». Così esordisce Gianluca Padovan, veronese, classe 1959 e milanese d’adozione.
Il libro su Milano Celta (e non già “celtica”) non mancherà di sollevare dubbi, questioni, ma pure la levata di scudi da parte di schiere di studiosi della nostra storia più antica.
Ad ogni buon conto l’impegno dell’Autore è di essersi personalmente recato “sul campo” a condurre le indagini, a differenza di molti nostri “studiosi da scrivania” o “da poltrona”, per smentire innanzitutto l’affermazione di Polibio: «Tutti i Celti abitavano in villaggi non fortificati e privi di ogni mezzo di vita civile».
Certamente è noto che oltr’alpe i Celti erigessero fortificazioni e le citazioni di Cesare, riportate in questo libro, lo ricordano ampiamente, con l’aggiunta dei risultati di talune indagini archeologiche. Si solleva inoltre una curiosa questione: come mai, sempre oltr’alpe, si sono individuati più di ottocento santuari quadrangolari celti mentre in Italia non se ne parla?
Eppure in Piazza del Duomo, al di sotto della basilica dedicata a Santa Tecla, dovrebbe esserne esistito uno.
In ogni caso la città celta “Mediolanodunon” esiste ancora ed è riconoscibile nell’odierno tessuto metropolitano milanese. L’affermazione è forte, ma le motivazioni sono contenute in queste indagini “a tutto campo” che cercano le radici vere e più antiche di questa città un tempo solcata da quasi duecento chilometri di canali e fontanili.
Il lavoro propone i risultati dell’analisi che individua le tre fortificazioni celte di Milano, portando a confronto studi di archeologia, archeoastronomia e di architettura fortificata condotti in Europa, con l’esame di cartografie storiche, moderne, foto aeree, ricostruzioni grafiche e immagini di monumenti. Nella sintesi si riesamina il sistema dei canali e dei Navigli interni come opera insediativa e difensiva celta, ma riutilizzata fino al medioevo.
Milano possedeva un’architettura militare articolata e con essa erano fortificati anche gli odierni quartieri Baggio e Niguarda. Sistemi idraulici, attività mineraria, luoghi di culto e fortificazioni sono i temi che si uniscono e si confrontano con la descrizione dei perimetri difensivi celti di Aicurzio, Biassono, Desio, Monza e soprattutto Vercelli.
Si parla inoltre di fortificazioni campali d’epoca romana e dell’individuazione di un castrum, oggi ai margini del centro storico di Milano.
Sulla base di quanto argomentato è auspicabile che il “fenomeno dell’incastellamento” vada rivisto nelle regioni del Nord Italia e, più in generale, su tutto il territorio nazionale.
In poche parole: «sotto terra e sopra terra c’è la chiave del nostro passato e la risposta al nostro futuro».
Buona lettura.

di Andrea Andrighetti


Dati del libro:

Titolo: Milano Celta: le tre fortezze
Autore: Gianluca Padovan
Editore: Lo Scarabeo Editrice Milano
Formato: 17 x 24
Pagine: 285
Testo: pagine 213
Immagini fuori testo (nell’inserto a colori di pag. 72): n° 105
Prezzo: € 25,00

Documento inserito il: 18/12/2014
  • TAG: i celti, milano celta, gianluca padovan, italia preromana

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