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Convegno 'Chiostergi, la Legione Garibaldina e la Grande Guerra'

Sabato 23 maggio 2015 alle ore 10,00, presso l'Auditorium San Rocco, in Piazza Geribaldi a Senillia (AN), si terrà il convegno "Chiostergi, la Legione Garibaldina e la Grande Guerra".

Organizzato dall'Accademia di Oplologia e Militaria con il patrocinio del Comune di Senigallia, del Lions Club Senigallia, della Deputazione di storia patria, dell'Istituto per la storia del Risorgimento Italiano, dell'Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini, dell'Associazione Mazziniana di Senigallia e con i seguenti I relatori:
Prof.ssa Lidia Pupilli, che illustrerà la vita e l'opera del senigalliese Prof. Giuseppe Chiostergi, volontario garibaldino e poi illustre politico;
Prof. Gilberto Piccinini, che tratterà degli altri garibaldini marchigiani nella Grande Guerra;
Dott.ssa Anita Garibaldi Jallet, che illustrerà la partecipazione dei volontari italiani nella Legione Garibaldina.

Giuseppe Chiostergi (Senigallia, 31 agosto 1889 – Ginevra, 1º dicembre 1961)
Repubblicano democratico, antitriplicista e favorevole alla liberazione delle nazionalità oppresse, prese parte al primo conflitto mondiale. Si arruolò nel settembre 1915 nella compagnia di volontari Mazzini, sulla base degli accordi fra Pri e il governo di Parigi. Ma quando il comando francese decise di non utilizzare il corpo volontari nell'Adriatico contro gli austriaci, la compagnia venne sciolta.
Chiostergi si arruolò allora come soldato di 2ª classe nella Legione garibaldina di Peppino Garibaldi (di cui è rimasto un diario di memorie) incorporata nella Legione straniera francese. Dopo un mese di addestramento prese parte ai combattimenti nella foresta delle Argonne, rimanendo gravemente ferito e catturato dai tedeschi. Dopo le cure venne interrogato e rischiò di essere fucilato in quanto volontario italiano. Fu salvato dall'intervento di Gustave Ador, presidente della Croce Rossa. Dopo vari trasferimenti giunse il 25 maggio 1916 a Martigny con altri prigionieri. Qui fu raggiunto dalla futura moglie Elena Fussi, che gli avrebbe dato due bambini.
Divenne nel 1918 segretario generale della Camera di Commercio italiana e direttore degli uffici di Ginevra, Zurigo e Lugano. I vari incarichi precedentemente ottenuti gli furono revocati assieme al passaporto nel 1926 quando rifiutò di aderire al fascismo. Superò le difficoltà economiche prima con lavori occasionali, poi insegnando italiano in diversi istituti scolastici.
Già Segretario del Partito Repubblicano Italiano tra il marzo 1934 e il febbraio 1935, nel 1946 venne eletto deputato alla Costituente per le Marche.
Tra gennaio e maggio 1948, è stato Sottosegretario di Stato al Commercio con l'Estero nel II Governo De Gasperi e dal 18 aprile di quell'anno ricoprì la carica di Vice presidente della Camera. Sempre nel 1948 inaugurò il Centro Cooperativo Mazziniano "Pensiero e Azione" in Senigallia per lo studio e la diffusione degli ideali e dei valori della pratica cooperativa, cui donò la sua ricca biblioteca.
Fu membro della direzione nazionale del PRI, di cui sostenne l'ala sinistra assieme a Giulio Andrea Belloni fino all'estromissione di questa, che causò così un declino della propria influenza all'interno del partito.
Documento inserito il: 23/02/2015

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