di Alberto Sigona


Il monachesimo

Dal 300 in poi in Europa molte persone religiose e laiche, sulla scia di quanto avveniva già in Oriente (Siria, Turchia...) e in Egitto, per sfuggire in un certo qual modo ai tempi difficili, decisero di abbracciare una vita ascetica all’insegna della preghiera, della castità, della privazione, della penitenza e della solitudine, consacrando la vita a Cristo. Nacque così il cosiddetto Monachesimo, che rappresentò fra l’altro una grande rivolta dello spirito autenticamente cristiano contro il pericolo di mondanizzazione della Chiesa. I monaci col tempo attirarono su di loro una riverenza straordinaria agli occhi della popolazione che spesso li venerava come santi. Il Monachesimo ben presto sarebbe stato disciplinato da regole, la più famosa delle quali sarà quella ideata verso il 540 da San Benedetto da Norcia(1), la “Ora et labora”, che imponeva ai monaci non solo la preghiera ma anche il lavoro e lo studio (soprattutto delle Sacre Scritture), conferendo ulteriore prestigio alla figura del Monaco, che non sarebbe stato visto esclusivamente come un eremita dedito alla penitenza, ma anche come un uomo erudito votato alla diffusione della sapienza... In particolare i monaci si specializzarono nella produzione dei libri, trascrivendo manualmente (ovviamente la stampa meccanica non esisteva) manoscritti antichi di gran valore (soprattutto di argomento religioso): in un'epoca in cui l'istruzione latitava anche tra la gente d'alto rango (persino le classi dirigenti, costituite principalmente da signori di origine germanica, disprezzavano le attività intellettuali, considerandole assai inferiori a quelle militari), i monasteri funsero da veri centri di vita culturale, salvando la cultura greca e romana dall’oblio. Col tempo i monasteri si diffusero il tutta Europa(2), divenendo una forza di riserva per la vita della Chiesa e della civiltà cristiana.


Nell'immagine, San benedetto da Norcia, patrono d'Europa.


Note:
(1) San Benedetto da Norcia è stato dichiarato "Santo patrono di tutta l'Europa" da papa Paolo VI nel 1964.

(2) Ben presto le proprietà iniziali si ampliarono perché molti Signori e nobili donavano terre ai monasteri, come atto di penitenza in punto di morte oppure come atto di gratitudine per qualche presunta grazia ricevuta da Dio.

Documento inserito il: 20/07/2024