Cookie Consent by Free Privacy Policy website Tutto storia, medio evo: Storia dell'uomo dalle origini ai giorni nostri. Diciannovesima puntata
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Storia dell'uomo dalle origini ai giorni nostri. Diciannovesima puntata

di Alberto Sigona


Il Mezzogiorno d'Italia


Durante il Basso Medioevo il Sud Italia assurse a grande protagonista dello scenario internazionale dell'epoca. Ripercorriamone in estrema sintesi le tappe più significative.


Dall'epoca normanna all'apogeo di marca sveva

Nel 1066 i Normanni (una sorta di vichinghi “francesizzati”, provenienti dalla Normandia, ormai cristianizzati e definitivamente integrati da generazioni), grazie a Guglielmo il Conquistatore (noto anche come “Guglielmo il Bastardo”), riescono ad impadronirsi dell'Inghilterra(1), allargando negli anni il loro raggio d’azione sino all’Italia meridionale - dalla Sicilia alla Campania - a scapito di arabi e bizantini che vi si trovavano acquartierati. Più tardi, nel 1130, con Ruggero II d'Altavilla (che riuscì a sottrarre l'intera Italia meridionale agli altri parenti normanni) si avrà l’unificazione di tutte le conquiste normanne nel Sud Italia (territori corrispondenti più o meno alle attuali Puglia, Basilicata, Calabria e parte di Molise e Campania) in un potente regno feudale, ovvero il Regno di Sicilia (evoluzione della Contea di Sicilia, istituita nel 1071 dopo la conquista dei Normanni capeggiati dagli Altavilla di Roberto il Guiscardo), che diverrà per moltissimi anni la potenza dominante del Mediterraneo, uno Stato fortemente accentrato, ricco, potente ed efficiente (attestandosi come il più ampio e importante degli antichi Stati italiani, il terzo tra i grandi stati d'Europa), simile per molti versi ai moderni stati nazionali (dotato persino di un proprio Parlamento, considerato uno dei più antichi del mondo), ritenuto da diversi studiosi come il prototipo del moderno Stato europeo. Il potere dei Normanni nell'Italia meridionale avrà termine attorno al 1194 per via di Enrico VI di Svevia, Imperatore del Sacro Romano Impero. Il Regno raggiungerà l'apogeo del suo splendore nel XIII secolo con Federico II di Svevia. Con lui Palermo e la Corte divennero il centro dell'Impero, e grazie al mecenatismo del Re diventò un importante polo culturale, punto d'incontro tra le tradizioni greca, araba ed ebraica. Qui nacque la cosiddetta “Scuola poetica siciliana” con il primo utilizzo della forma letteraria di una lingua romanza, il siciliano, che anticipava di almeno un secolo la scuola toscana.


Dal Regno di Napoli al Risorgimento

Dopo un lungo susseguirsi di eventi (che vi vorrei risparmiare) e di dominazioni straniere (francesi e spagnoli: fra le dinastie principali ricordiamo Angioini e Aragonesi) ed alterne fortune, nel 1302 il Regno di Sicilia (il cui nome ufficiale divenne “Regnum Siciliae ultra Pharum”, cioè “Regno di Sicilia al di là del Faro”, in riferimento al Faro di Messina) si ridusse all'isola sicula, ed il resto del territorio finì a far parte del neonato Regno di Napoli(2) (noto come “Regno di Sicilia al di qua del Faro”), destinato a diventare una grande potenza (per decenni fu celebre per lo splendore della sua Corte e il mecenatismo dei suoi Sovrani), rimanendo nell'arco della sua esistenza col territorio pressoché immutato (con i confini che si estendevano dall'Abruzzo in giù). Il Regno di Sicilia, dopo secoli di evidente declino (spesso subordinato a Napoli), avrà fine soltanto nel 1816 dopo il Congresso di Vienna, che sancì l'unione proprio col Regno di Napoli, andando a costituire, sotto la corona dei Borbone, il Regno delle Due Sicilie, che durerà sino al Risorgimento ed all'Unità d'Italia. Il Regno di Sicilia ed il Regno di Napoli furono i più longevi Stati preunitari della penisola italica.


Nell'immagine, Francesco II di Borbone, ultimo sovrano del Regno delle Due Sicilie.


Note:

(1) Guglielmo ascese al trono d'Inghilterra dopo la vittoria nella Battaglia di Hastings, con la quale, battendo il re sassone Aroldo II, cominciò la conquista normanna. L'Inghilterra rimase un regno autonomo, indipendente dalla Francia. Con il suo regno ebbe inizio la dinastia dei Normanni, la quale, comprendendo anche i rami femminili e cadetti che si sono avvicendati, siede tuttora sul trono inglese: tutti i sovrani d'Inghilterra suoi successori sono infatti suoi discendenti diretti.

(2) Dopo circa vent’anni di guerra, con la pace di Caltabellotta del 1302 (con cui si concluse di fatto la prima fase delle guerre del Vespro tra aragonesi ed angioini) l’Italia meridionale venne spartita tra gli Aragonesi (dinastia nobile proveniente dalla Spagna) e gli Angioini (una casata nobiliare di origine francese). I primi avrebbero governato sulla Sicilia, i secondi sull’Italia meridionale continentale, ovvero sul Regno di Napoli.

Documento inserito il: 06/10/2024
  • TAG: Mezzogiorno d'Italia, Normanni, Svevi, Borboni di Napoli, Regno delle Due Sicilie, Risorgimento

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