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Storia dell'uomo dalle origini ai giorni nostri. Seconda puntata

di Alberto Sigona


STORIA ANTICA

La storia antica abbraccia il periodo immediatamente successivo alla Preistoria, che per convenzione va dall'introduzione di forme primitive di scrittura (ideogrammi databili tra il V ed il III millennio a.C.) alla caduta dell'Impero Romano d’Occidente (476).


GLI ALBORI DELLA STORIA


La Mesopotamia, dalle prime civiltà ad Alessandro Magno

Le prime civiltà di cui ci è pervenuta notizia sono quelle sorte attorno al V millennio a.C. in Mesopotamia (più o meno nell'area geografica oggi occupata da Siria, Iraq e Iran). La presenza dei fiumi, come il Tigri e l'Eufrate, fu fondamentale per lo sviluppo demografico di diversi popoli (per questo le civiltà che vi nacquero presero il nome di “fluviali”): i corsi d'acqua, infatti, permettevano di praticare meglio l’agricoltura (grazie alle irrigazioni provocate dalle piene) e di spostarsi più agevolmente fra un territorio e l’altro, sia alla ricerca di nuovi territori da colonizzare sia per gli scambi commerciali. Di conseguenza vi sarà la trasformazione dei grandi villaggi in centri urbani (la cosiddetta “rivoluzione urbana”, ovvero la nascita di una prima storica urbanizzazione) ed inizierà a forgiarsi la strutturazione di una società molto complessa ed articolata, le cui popolazioni sarebbero state in grado non solo di dedicarsi all’agricoltura ed all’allevamento, ma anche a funzioni più elaborate e complicate, indispensabili per l'emancipazione di una civiltà, come la costruzione di palazzi, di dighe e canali artificiali (per controllare e convogliare le piene dei fiumi), mentre iniziavano ad imporsi le prime elementari istituzioni governative nonché i primi embrionali apparati burocratici, e faceva la comparsa la divisione della collettività in classi, determinate verticalmente in base alle ricchezze (si andava dai re agli schiavi, passando per i funzionari, i sacerdoti, i guerrieri, gli artigiani…). Inoltre facevano un notevole salto di qualità scienze fondamentali per il progresso della comunità come matematica, geometria ed ingegneria... e vedevano la luce prime forme rudimentali di scrittura.

La prima popolazione legata da una cultura comune di cui ci è giunta notizia fu quella dei Sumeri(1), anche se su di loro possediamo conoscenze molto frammentarie e basate su deduzioni ed ipotesi più o meno attendibili. Ad ogni modo possiamo asserire che quasi certamente furono loro ad iniziare la formazione delle prime società urbane, creando città come Uruk, Eridu, Nippur ed Ur.

Ben presto in Mesopotamia saliranno in cattedra altre civiltà, come quella degli accadi, che diedero vita al primo vero Impero della storia, l'Impero di Akkad, fondato da Sargon I nel 2340 a.C. (poi dissoltosi nel 2159 a.C. con Shu Turul). Verso il 1790 a.C. si affermeranno i Babilonesi di Hammurabi, uno dei più grandi sovrani dell’era antica, che, sulla falsariga di quanto compiuto da Sargon, unificherà il Paese in un nuovo grande Impero (che durerà sino al 1595 a.C., prima di rinascere nel 626 a.C. e “morire” definitivamente nel 539 a.C.) ed elaborerà il primo accurato codice di leggi scritte. Fra gli imperi che dominarono l’Oriente in quelle epoche remote si segnalarono anche quello neo-Assiro (1365 a.C.-609 a.C.), noto per il terrore che incuteva nei nemici, e quello Hittita (1430 a.C.-1178 a.C.), i cui popoli probabilmente furono i primi a utilizzare armi in ferro, materiale che ben presto avrebbe soppiantato l’età del bronzo.

Verso la fine del 1300 a.C. i persiani iniziarono la colonizzazione della Mesopotamia e nel giro di alcuni secoli (attorno al 500 a.C.) avrebbero impresso il loro nome nella storia e nella leggenda, unificando i regni mesopotamici in un unico Impero (fondato da Ciro il Grande), fra i più vasti di sempre (con Dario I, fra il 522 ed il 486 a.C, avrebbe raggiunto l'apogeo, estendendosi sino all’India ed all'Egitto) e fra i meglio organizzati dell'era antica. I persiani, a differenza degli altri imperi sanguinari dell’epoca, non miravano a distruggere le città conquistate e a ridurre agli stenti la popolazione, ma semplicemente le integravano nei confini imperiali, rispettando le tradizioni locali e conservando le identità dei popoli sottomessi. Dopo la morte di Serse I (nel 465 a.C.) seguirà una serie di re che dovranno districarsi tra complotti politici interni, lotte per il potere, rivolte e l'eterno conflitto con la Grecia, finché l'ultimo di essi, Dario III (336 a.C.-330 a.C.), sarà sconfitto da Alessandro Magno (che ritroveremo più in là nelle prossime puntate), che si impadronirà dei domini persiani. L’Impero Persiano è conosciuto dagli storici anche come Impero Achemenide, dal nome della dinastia che lo originò.

Parallelamente, attorno al 3000 a.C., nascevano, rispettivamente in Palestina ed in Egitto, la civiltà ebrea (della quale ci occuperemo nei prossimi capitoli) e la civiltà egizia, destinata lungo le rive del Nilo a lasciare un segno indelebile nella storia antica, e di cui tratteremo nella puntata successiva.


Nell'immagine, La scrittura sumerica, si basava sull'uso di cunei come simboli grafici per la scrittura e di tavolette d'argilla come supporto.


Note:

1Diedero vita a qualche decina di città-stato (sorrette da una monarchia assoluta).

Documento inserito il: 03/03/2024
  • TAG: Mesopotamia, Tigri, Eufrate, Sumeri, Babilonesi, Assiri, Impero di Akkad, Sargon I, Hammurabi, Hittiti, Persiani

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