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Storia dell'uomo dalle origini ai giorni nostri. Ventiquattresima puntata

di Alberto Sigona


Dal flagello della Peste Nera alla Guerra dei Cent'anni

A metà del Trecento si abbatté sull'Europa il terribile flagello della Peste Nera. Arrivata dall'estremo Oriente tramite le navi mercantili (a causa delle pulci dei topi presenti nelle stive), tra il 1348 e il 1351 provocherà più o meno la morte di un terzo della popolazione europea (già provata da vari conflitti bellici, carestie ed epidemie), per quello che fu un vero apocalisse di portata globale(1) , senza precedenti nella storia dell'umanità. Le conseguenze della crisi furono devastanti non solo in ambito demografico (la pandemia provocò verosimilmente quasi 20 milioni di vittime) ma anche in ambito economico: a causa del drastico calo demografico diminuì notevolmente la richiesta di prodotti agricoli (innumerevoli villaggi furono abbandonati, molte terre tornarono incolte e furono adibite al pascolo) e tessili - paralizzando il commercio – e per via della diminuzione della domanda i prezzi subirono un forte decremento (sebbene non tutti gli storici siano concordi), per un effetto domino dall’entità spaventosa che colpì in primis i lavoratori più umili (molti dei quali probabilmente furono costretti a lavorare alle dipendenze dei grandi feudatari) ma che in parte non risparmiò nemmeno i ceti benestanti (come i banchieri, che videro collassare le proprie attività a causa della mancata restituzione dei prestiti che erano stati concessi prima della terribile pandemia).
Dopo il 1350 la peste non scompare dall'Europa, ma tornerà a colpire ripetutamente, stabilendosi in forma endemica in tutto l'Occidente per circa 400 anni, fino al XVIII secolo. L'ultima grande pestilenza del Mediterraneo fu quella di Marsiglia del 1720. In era contemporanea vi saranno altre pandemie tristemente famose, seppur di minor gravità, fra cui ricordiamo la “Spagnola” (che colpì sul finire della Prima guerra mondiale) ed il “Covid-19” (che a partire dal 2020 coinvolse l'intero pianeta per un paio d'anni), responsabili di milioni di vittime.


La Guerra dei 100 anni

Per motivi dinastici fra il 1339 ed il 1453 si combatté fra inglesi e francesi la cosiddetta Guerra dei 100 anni. Durante questo lunghissimo arco temporale destinato a segnare un'epoca, i vari re inglesi succedutisi sul trono (ad iniziare da Edoardo III) cercarono invano di conquistare la corona di Francia. La disputa vedrà prevalere i francesi grazie all’intervento decisivo di una ragazza: Giovanna d’Arco (attuale Santa patrona dello Stato transalpino), che riuscirà a guidare vittoriosamente le armate francesi contro quelle inglesi (e Carlo VII diverrà Re): al termine delle ostilità, che si protrarranno anche dopo la morte della “Pulzella d'Orléans” (uccisa dagli inglesi), i francesi avranno espulso i britannici da tutti i territori continentali, fatta eccezione per la cittadina di Calais, che rimarrà inglese fino al 1559. Alla conclusione delle ostilità la Francia aveva sostanzialmente raggiunto l'assetto geopolitico moderno. Durante la “Guerra dei 100 anni” la tecnologia del lancio dei proiettili spinti dalla deflagrazione della polvere nera si perfezionò e si diffuse, fino a dar vita a una nuova artiglieria, segnando l'inizio della fine degli eserciti organizzati e incentrati sulla forza d'urto della cavalleria pesante. Nella seconda decade del XV secolo i cannoni saranno alla base di nuove tattiche militari, e toccheranno l'auge nell'Ottocento.
L'Italia nel frattempo rimaneva divisa in una pluralità di signorie, ducati e varie formazioni politiche in perenne lotta fra loro. Fra i domini più importanti e longevi si ricordano in primis il Regno di Napoli, il Regno di Sicilia (Stati di cui abbiamo già parlato nella 19^ puntata), la Repubblica di Venezia(2), il Ducato di Milano (1395-1797), la Repubblica di Firenze (1115-1532), la Repubblica di Siena (1125-1559) e la Repubblica di Genova (1099-1797), la quale al culmine del proprio splendore politico ed economico avrebbe raggiunto un'estensione (nel XVI secolo la sua massima espansione fu di 140.000 km² circa) che per via delle numerose colonie commerciali arrivava addirittura sino all'attuale Russia (non a caso la colonizzazione genovese è considerata dagli storici l'antecedente medievale della colonizzazione moderna).


Nell'immagine, Santa Giovanna D'Arco, che contribuì notevolmente alla liberazione del territorio francese dagli Inglesi.

(1) Il morbo della peste risultò particolarmente letale perché andò a propagarsi in una popolazione prevalentemente povera e perciò malnutrita, spesso già affetta da malattie, e quindi con basse difese immunitarie (per non proferire verbo delle precarie condizioni igieniche del tempo...).

(2) La storia di Venezia come Stato indipendente inizia convenzionalmente tra la fine del VII secolo e gli inizi dell'VIII a seguito del crollo dell’esarcato di Ravenna, che permise alle isole lagunari di svincolarsi dal dominio di Bisanzio, conquistando l’autonomia. Con il Trattato di Campoformio del 1797, in seguito alla sua cessione all'Austria da parte di Napoleone, Venezia perderà per la prima volta dopo vari secoli la propria indipendenza.

Documento inserito il: 04/12/2024
  • TAG: Peste nera, peste bubbonica, Guerra dei cent'anni, Giovanna D'Arco, Regno di Sicilia, Regno di Napoli, Repubblica di Venezia, Ducato di Milano, Repubblica di Firenze, Repubblica di Siena, Repubblica di Genova

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