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Le infinite vie dei pellegrini

di Katia Bernacci


San Giacomo il Maggiore, detto anche di Zebedeo, in quanto appunto figlio di Zebedeo, era uno dei tre Giacomo dei quali parlano il Vangelo e gli Atti degli apostoli, ed era uno dei dodici apostoli di Gesù. Gli altri due, Giacomo di Alfeo il Minore e Giacomo detto fratello di Gesù (anche se probabilmente si tratta dello stesso Minore), non ebbero lo stesso successo, in quanto Giacomo il Maggiore fu anche il primo martire tra gli apostoli. La leggenda racconta che fosse nato a Betsabea e che fosse figlio di Maria Salomé, una delle tre donne presenti alla crocefissione di Cristo e fratello di Giovanni, anch'esso uno degli apostoli. Secondo Isidoro di Siviglia, teologo e cronista medievale, Giacomo era stato in Spagna per diffondere la religione del Messia ed era purtroppo tornato in Giudea, dove aveva trovato la morte per decapitazione a causa della persecuzione di Erode Agrippa I nei confronti dei membri della nuova Chiesa.
La Leggenda Aurea, raccolta di agiografie del frate domenicano Jacopo da Varazze, racconta che i seguaci di Giacomo riuscirono a recuperare il corpo e lo portarono "in salvo" in Galizia, dove solo nell'anno 830 d.C., l'anacoreta Pelagio, grazie a una visione, trovò il sepolcro. Il luogo, chiamato "campus stellae", divenne sin da subito meta di pellegrinaggio e la splendida cattedrale che si erge in quella che oggi si chiama Santiago de Compostela, venne costruita sin dal 1075, per accogliere i numerosi pellegrini che si recavano a Santiago per espiare i propri peccati o per ingraziarsi la buona sorte.
La strada medievale accoglieva ricchi e poveri, uomini di chiesa e di armi, e anche condannati a espiare i peccati tramite il grande cammino, ovvero ladri e furfanti, ai quali era concessa la grazia nel caso in cui avessero compiuto uno dei grandi pellegrinaggi: Santiago de Compostela, Roma oppure Gerusalemme, che però risultava anche essere la meta più pericolosa, sia per la lontananza, sia perché in molti cercavano di derubare i pellegrini che avevano delle tappe fisse per il viaggio, come ad esempio l'imbarco in alcune località conosciute e quindi più pericolose. Celebre è anche la crociata dei bambini del 1212, nella quale un ragazzino dodicenne, sosteneva di avere visto in sogno il Cristo, che gli aveva ordinato di raggiungere a piedi la Terrasanta per una crociata. Il giovane Stefano partì quindi per Marsiglia, raccattando per strada numerosi bambini che si univano alla chiamata di Dio. Purtroppo non finirono bene, perché dopo essere arrivati nel porto di Marsiglia, vennero imbarcati su alcune navi e venduti come schiavi. La questione è dibattuta dagli storici, ma i racconti dell'epoca sulla crociata dei fanciulli sono numerosi. Negli ultimi anni è diventato di moda percorrere il Cammino di Santiago partendo dai Pirenei, al confine tra Francia e Spagna per raggiungere la Galizia, ma esisteva un unico cammino? Decisamente no, nella sola Francia i percorsi erano numerosi: La via Turonense partiva da Tour e arrivava a Saint-Jean-Pied-de-Port, la Lemonvicensis si avviava da Vézelay e attraversava il Limosino, con le sue splendide campagne; la via Podensis, da Puy-en-Velay, una delle strade più antiche e conosciute (anche perché si riteneva che a Velay si trovassero le spoglie di Maria Maddalena), dove si potevano anche ammirare i noti vulcani di Velay; la via Tolosana, che da Arles conduceva a Pau nei Pirenei, per poi scendere verso Santiago. Quest'ultima, percorrendo il sud della Francia, divideva il suo percorso con una seconda via del sud: la via ai Piedi dei monti, perché costeggiava e in parte attraversava i Pirenei.
Questa moltitudine di strade non deve stupire, poiché i pellegrini erano numerosi e partivano da zone diverse. In Italia avvenne la stessa cosa e sappiamo che quando si parla di via Francigena, in realtà si allude alle "vie francigene" che si sono dipanate dai vari paesi, a volte creando delle nuove strade e altre volte sovrapponendosi, in una continua costruzione di percorsi che però tenevano sempre conto delle strutture più importanti, come le chiese gotiche o i luoghi che preservavano delle reliquie importanti.
Infatti il Cammino divenne anche una delle prime creazioni turistiche, ed è grazie ai pellegrinaggi che sono nate le strutture ricettive, inizialmente gestite dai monaci, che fungevano sia da ospedale che da accoglienza dei pellegrini per poi, con i secoli, diventare dei veri e propri alberghi che elargivano i propri servizi in base alla capacità monetaria dei viaggiatori.
I pellegrini avevano necessità importanti, dovevano cercare un riparo per la notte dopo aver percorso una media di circa trenta chilometri al giorno, mangiare, pregare e a volte, può sembrare strano, avevano anche bisogno di compagnia, per cui alcuni luoghi si erano attrezzati per fornire delle donne ai pellegrini che lo richiedevano.
Una vera e propria industria, che si occupava dei viaggiatori e dei luoghi che dovevano assolutamente visitare e i pericoli ai quali andavano incontro, spesso presso le locande e i monasteri si potevano fare depositi postali e addirittura monetari, in modo che il viaggiatore non fosse costretto a portare troppo denaro con sé, perché le strade del pellegrinaggio erano pericolose e bisognava attrezzarsi.
Quegli uomini sarebbero tornati alle loro case con ancora negli occhi la bellezza dei territori che avevano attraversato, le imponenti costruzioni, la prova che i miracoli potevano accadere, perché, come oggi a Lourdes, numerose erano le prove e spesso, (le cronache dicono giornalmente), avvenivano miracoli sotto gli occhi di tutti. L'arrivo a Santiago, dopo una fermata per le abluzioni di rito nel torrente situato al di fuori delle porte cittadine, era già di per sé una forte emozione, senza contare il contatto con la colonna dove è situata la statua del santo: il rito prevedeva (e lo fa ancora oggi) di appoggiare una mano, battere la testa tre volte ed esprimere la propria richiesta, indirizzandola al santo "dos croques" (delle testate…) e a San Giacomo.
Le credenze e la storia s'intersecano, dando luogo a uno dei grandi eventi che da centinaia di anni ha contribuito a plasmare i territori europei: il Cammino di Santiago de Compostela era ed è una sorta di iniziazione, un viaggio nel profondo dell'individuo e delle sue idee. Un viaggio che percorre molte strade.


Foto di Marino Olivieri, Chiesa di Saint Jacques, Puget sur Argens.


Documento inserito il: 28/08/2024
  • TAG: pellegrinaggi, cammino di Santiago di Campostela, Via Francigena, Leggenda Aurea, strada Turonense, strada Lemonvicensis, strada Podensis, strada Tolosana

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