Cookie Consent by Free Privacy Policy website Tutto storia, medio evo: Storia dell'uomo dalle origini ai giorni nostri. Tredicesima puntata
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Storia dell'uomo dalle origini ai giorni nostri. Tredicesima puntata

di Alberto Sigona


Un continente preda dei barbari – Ecco cos'avvenne in Europa


Nello scorso paragrafo ci siamo occupati sommariamente dei popoli che si stanziarono in Italia dopo il crollo dell'Impero Romano d'Occidente (Ostrogoti, Longobardi, Franchi...). Adesso, prendendo in esame l'intera Europa (soprattutto occidentale), soffermiamoci brevemente su quali furono i più importanti popoli dell'epoca alto-medievale, alcuni dei quali, dopo lo sgretolamento dell'Impero Romano (a cui avevano contribuito non poco, magari dopo esservisi stanziati in massa ed aver fondato dei piccoli regni), iniziarono a “spartirsi” il vecchio continente, instaurando in molti casi dei regni più o meno estesi e duraturi.
Fra i primi regni barbari di una certa importanza si ricorda quello degli Ostrogoti (che come abbiamo visto dal 493 subentrarono in Italia ad Odoacre, il padrone de facto dello Stivale, che aveva deposto l'ultimo Imperatore d'Occidente), inglobante Italia e dintorni, che comanderà nella nostra Penisola per circa un trentennio (sino al 553, quando gli Ostrogoti furono sopraffatti dai bizantini), formalmente sotto l'egida dell'Impero bizantino. Un altro regno particolarmente eminente fu quello dei Visigoti, comprendente l'Aquitania e la Penisola Iberica (418-721). Sia i Visigoti che gli Ostrogoti erano di origini scandinave e appartenevano alla tribù dei Goti.
Tuttavia i veri protagonisti dell'Alto Medioevo furono i Franchi (una confederazione di popoli germanici) che attorno al 507, dopo aver raggiunto il controllo di buona parte della Gallia romana (alla quale cambiarono il nome in Francia), ottennero una grande vittoria militare proprio contro i Visigoti, relegando più in là un avversario scomodo per l'espansione del regno. Era l'inizio della leggenda dei Franchi, la cui ascesa a suon di nuove conquiste territoriali avrebbe toccato l'apice con la dinastia Carolingia (che succedette alla Merovingia), casata che ebbe origine con Carlo Martello (nel 714), famoso per aver respinto, dopo una battaglia epica (732), gli arabi (già responsabili del definitivo declino visigoto) a Poitiers, arrestandone la pericolosa avanzata, forse scongiurando l'islamizzazione dell'intera Europa.
Attorno al 750 Pipino il Breve (padre del futuro Carlo Magno), allo scopo di accrescere il proprio potere nonché il proprio prestigio, si assicurò l'appoggio della Chiesa cristiana, garantendole il suo appoggio e la sua difesa da altri popoli nemici (longobardi in primis), ottenendone in cambio l'incoronazione di Re dei Franchi dal Papa (Stefano II, che così rimarcava la propria indipendenza da Bisanzio, a cui formalmente apparteneva il Ducato Romano), rappresentante una legittimazione divina in grande stile, per quella che all'epoca fu una vera svolta, visto che sino ad allora lo status giuridico a regnare in quei territori veniva conferito soltanto dall'Imperatore bizantino, che nell'occasione fu perciò “defraudato” di tale facoltà (fino ad allora i Re erano stati solo benedetti dal Papa, mentre lo status giuridico a regnare doveva provenire dall'unico erede dell'Impero romano, il sovrano bizantino), per una pratica che ben presto sarebbe divenuta una tradizione, rafforzata in primis con Carlo Magno, che nell'800 - come abbiamo già visto – dopo ulteriori annessioni territoriali, sarebbe stato incoronato dal Pontefice, Imperatore (il primo dell'occidente dopo la caduta di Roma) del Sacro Romano Impero (con l'aggettivo Sacro che rimarcava il carattere divino della figura imperiale), un dominio comprendente gran parte dell'Europa centrale (inclusa l'Italia centro-settentrionale(1)). Proprio con Carlo Magno la civiltà occidentale, dopo anni bui, avrebbe vissuto un periodo positivo sotto molteplici aspetti (da quello economico a quello culturale), e non a caso sinora, quando si parla della sua epoca, si fa riferimento, pur con un pizzico di enfasi, al “Rinascimento Carolingio”. Dopo la sua morte il grande dominio franco però sarebbe lentamente scemato, sino a giungere, nel volgere di qualche decennio, al definitivo tramonto.
Frattanto nel 927 il Re del Regno del Wessex, Atelstano, completò il processo di unificazione, iniziato anni prima dai suoi predecessori, di tutti i regni che componevano il territorio britannico (ovvero l'Anglia orientale, il Regno dell'Essex, il Regno del Kent, il Regno di Mercia, il Regno di Northumbria, il Regno del Sussex ed appunto il Regno del Wessex), ponendo fine alla cosiddetta Eptarchia, dando origine al Regno d'Inghilterra, destinato a diventare col tempo una grande potenza.
Fra i popoli che nell'Alto Medioevo lasciarono un segno vi furono senz'altro i Sassoni, un popolo germanico, insediato principalmente in Germania e Paesi Bassi (per poi emigrare in varie parti d'Europa come la Gran Bretagna); essi riuscirono a sopravvivere alle disfatte belliche coi Franchi, e dopo il crollo dell'Impero carolingio torneranno prepotentemente a rialzare la testa, diventando i protagonisti della nascita e dell'affermazione del Sacro Romano Impero Germanico. Ricordiamo inoltre gli Avari, un'alleanza di diversi gruppi di nomadi eurasiatici di origini sconosciute che fra il V e l'VIII secolo d.C. occuparono buona parte dell'Europa orientale, per poi essere annientati da Carlo Magno. Poi citiamo i Magiari (gli antenati degli ungheresi), popolo nomade noto per le tremende scorrerie compiute tra l'VIII ed il X secolo, prima di essere “arrestato” nel 955 nella celebre Battaglia di Lechfeld vinta dall'Imperatore Ottone I di Sassonia, che trasformerà di fatto i Magiari in un popolo stanziale che prenderà dimora definitiva nell'odierna Ungheria.
Parallelamente all'affermazione di tali regni si registrò l'espansione dei popoli di lingua slava(2), che alla fine del VI secolo andarono a stanziarsi in Boemia e Pannonia, dando luogo alla creazione della terza area linguistica dell'Europa del tempo, insieme alle lingue latine e germaniche, per dei confini che nei secoli sarebbero rimasti pressoché inalterati. Ma il popolo che più di altri ha segnato in modo indelebile la storia alto-medievale fu probabilmente quello dei Vichinghi, che meritano una puntata a sé. La prossima.


Nell'immagine Carlo Martello sconfigge gli Arabi nella decisiva battaglia di Poitiers.


Note:

(1) I Paesi attuali più importanti i cui territori un tempo erano inglobati nell'impero carolingio sono: Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Cechia, Slovenia, Svizzera e Spagna.

(2) La prima entità slava a diventare indipendente sarà, nell'833, la Grande Moravia (che durerà sino al 907, ovvero sino all'avvento dei magiari). Mentre è certo che tale entità si estendeva perlopiù in regioni oggi incluse nei confini della Repubblica Ceca, della Slovacchia, della Polonia e dell'Ungheria, alcuni storici ritengono che la Grande Moravia in realtà si sviluppasse anche in aree facenti parte della Serbia, della Romania e dell'Ucraina.


Documento inserito il: 29/07/2024
  • TAG: Ostrogoti, Visigoti, Goti, Franchi, Sassoni, Carlo Martello, Poitiers, Arabi, Pipino il Breve, Carlo Magno, Regno d'Inghilterra, Sacro Romano Impero, Vichinghi

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