Cookie Consent by Free Privacy Policy website Tutto storia, storia contemporanea: Dopo cento anni dalla Rivoluzione Bolscevica (parte 8)
>> Storia Contemporanea > In Europa

Dopo cento anni dalla Rivoluzione Bolscevica (parte 8) [ di Daniela Asaro Romanoff ]

Nel 1613 viene eletto il primo Romanov, Michail, un ragazzo sedicenne, un'assemblea popolare insiste affinché accetti l'incarico di governare la Russia, considerata la giovane età, la madre aveva rifiutato un simile incarico. Pertanto noi abbiamo dei Romanov eletti, ricordiamolo bene, eletti da un'assemblea popolare e l'assemblea popolare dovette insistere affinché accettassero onori e oneri. Non mi viene in mente nessun' altra famiglia regnante eletta dal popolo in modo pacifico e in un modo così pressante, i russi li hanno voluti nel modo più assoluto.

Verso la fine del XVI secolo, nel 1598, si estinse la gloriosa dinastia dei Rjurikidi, il cui capostipite fu il leggendario vichingo Rjurik, il manoscritto nestoriano, la più antica cronaca russa, attribuita a Nestor di Pecerska, monaco delle Grotte di Kiev, attesta la sua esistenza. Nel IX secolo tribù vichinghe condotte da Rjurik prendono possesso delle zone che si estendevano lungo il fiume Dnepr, e anche altri territori, dove già si trovavano popolazioni vichinghe, slave, finniche e baltiche, città principale divenne Kiev. La Rus' che i Rjurikidi iniziarono a governare comprendeva l'attuale Ucraina, la Bielorussia, la Russia occidentale, la Polonia, la Lituania, la Lettonia, l'Estonia. L'ultimo zar appartenente alla dinastia dei Rjurikidi fu Fjodor, figlio di Ivan il Terribile. Fjodor era gravemente ammalato, la madre di Fjodor era Anastasia Romanova, che Ivan aveva amato appassionatamente e mai si era rassegnato per la sua morte. Fjodor morì nel 1584, non aveva ancora trent'anni. La sua unica figlia, Feodosia, morì nel 1594, a soli due anni. Dopo quasi otto secoli finiva la dinastia dei Rurik ed iniziava un periodo storicamente conosciuto come il 'Periodo dei torbidi'. Fu un periodo in cui si scatenarono i demoni come durante la rivoluzione bolscevica. L'ambiziosissimo Boris Gudonov, probabilmente responsabile della morte di Ivan il Terribile, riuscì a farsi nominare reggente. Un secondo figlio di Ivan, Dmitrij, avrebbe potuto diventare zar, ma anche Dmitrij morì misteriosamente, e i sospetti dei boiari, proprietari terrieri russi, ricaddero su Boris Gudonov. Nel 1606 Dmitrij fu proclamato Santo dalla Chiesa ortodossa russa. Boris Gudonov odiava i boiari Romanov, perché i Romanov erano gli zii di Fjodor e avrebbero avuto il diritto di essere nominati reggenti. I Romanov, che potevano ostacolarlo, vennero rinchiusi nei Monasteri. Comunque il regno di Boris, sette anni e mezzo, fu reso molto difficile dal battagliero falso Dmitrij, che pretendeva di essere il principe Dmitrij Ivanovic scampato alla morte, il falso Dmitrij trovò supporto nell'aristocrazia polacca. Questo avventuriero riuscì a sollevare il popolo in Russia, parecchi cosacchi si ammutinarono, era il mese di giugno del 1604, Boris Gudonov terrorizzato, capì che la sua fine si stava avvicinando, Boris morì il 23 aprile 1605. Dal 1605 al 1613 si scatenarono le ambizioni di potere come accadde esattamente tre secoli dopo. Tra falsi Dmitrij e pesanti ingerenze polacche in territorio russo, la gente aveva bisogno di un governo stabile, condotto da persone leali e oneste.
I diavoli si scatenarono nel periodo dei torbidi, i Romanov erano stati rinchiusi nei Monasteri, ma proprio i Romanov il popolo russo a gran voce chiamò. E i Romanov uscirono vincitori anche dalla rivoluzione bolscevica, li vollero eliminare per sempre e loro per sempre saranno Santi.
Dopo questa breve descrizione del periodo che precedette l'elezione dei Romanov, cerchiamo di analizzare la politica del primo Romanov, Michail, e analizziamo la politica dei re che in quell'epoca governavano altre nazioni. Cerchiamo di capire se davvero Michail era un oppressore e gli altri erano così liberali.
Ripeto che in questi miei scritti si parla di fatti, accadimenti, con obiettività, onestà, non c'è nessuna animosità contro nessuno, neanche il peggior nemico, sono sempre stata animata da principi cristiani.

Faremo un confronto tra i Romanov e i re inglesi, soprattutto, semplicemente perché i governanti inglesi hanno quasi sempre avuto “ottime recensioni storiche”.
Massimo rispetto da parte della sottoscritta per il popolo inglese e i suoi governanti.

Michail I Romanov governò la Russia dal 1613 al 1645.
In quest'epoca in Inghilterra troviamo Giacomo Stuart fino al 1625, Carlo Stuart fino al 1649.
Michail in politica estera riportò dei buoni risultati nei difficili confronti con Tartari, Polacchi e Svedesi. Si arrivò ad un accordo con l'Impero svedese, Pace di Stolbovo, un accordo firmato il 27 febbraio 1617. Si riuscì ad ottenere una tregua e anche la pace con la Confederazione polacco-lituana nel 1618 e nel 1634. Furono inviati degli esploratori in Siberia, zona abbandonata e quasi spopolata a quei tempi.

La Zemskij Sobor (traduzione letterale: assemblea della terra), l'assemblea popolare che aveva eletto i Romanov, si era costituita in Russia nel 1549, ai tempi dello zar Ivan il Terribile. L'arretratezza della Russia era dovuta anche e soprattutto all'invasione mongola (1223-1480), quasi tre secoli … . Le prime istituzioni parlamentari inglesi risalgono al XIII secolo, ma poteva la Russia, in tale secolo, avere un Parlamento … ? Tre secoli dopo … spesso ci sarà un ritardo di tre secoli, nasce la Zemskij Sobor, primo parlamento russo. Come abbiamo detto, per la prima volta l'assemblea fu convocata dallo zar Ivan il Terribile, che assai spesso la consultò. Va evidenziata la grande intelligenza dei russi, che in quei tre secoli di dominio mongolo non persero la loro identità, anzi, seppero mantenere ben vive tradizioni, spiritualità, cultura. Del primo primo parlamento russo si parla poco e male. Non è assolutamente vero che poteva far parte di quest'assemblea solo la nobiltà. Erano membri attivi della Zemskij Sobor i religiosi, i rappresentanti dei mercanti e dei cittadini.
Al Parlamento di Oxford (1258), quello che può essere considerato il primo Parlamento inglese, potevano accedere prevalentemente dei nobili, il Parlamento di Oxford fu fondato da Simone V di Montfort, sesto conte di Leicester, il potere era gestito da un consiglio privato, qualche borghese potè entrare nel secondo Parlamento creato da Simone V di Montfort, era l'anno 1265, ma questo Parlamento non ebbe l'approvazione del re Enrico III. Il Model Parliament del 1295, il Parlamento di re Edoardo I, fu il primo che ebbe una rappresentanza popolare. Qualcuno potrebbe osservare che non si parla della “Magna Carta”, che risale al 1215, importante documento, ma i diritti dei baroni erano assai meglio garantiti rispetto ai diritti dei servi.
Ritorniamo al confronto tra Michail I Romanov e i re inglesi di quell'epoca.
Michele condusse sempre una vita molto sobria, i Romanov non amavano molto i palazzi. In Inghilterra, i nobili del XVII secolo erano abituati a condurre una vita molto agiata.
Michail era una persona molto mite e umile, Giacomo e Carlo Stuart furono dei personaggi alquanto più complessi. Malgrado ci fosse un Parlamento in Inghilterra, il governo di re Giacomo I fu assolutista, durante il suo regno numerosissime furono le rivolte nelle strade e nelle piazze, dove si riversarono grandi masse di contadini, artigiani, operai e braccianti che protestavano contro le rapine fiscali del governo e lo sfruttamento a cui erano sottoposti dal regime. Le rivolte vennero soffocate dalla forza militare. In quegli anni cominciarono a costituirsi i partiti popolari dei “Levellers” (livellatori)e dei “Diggers” (sterratori). La giornata lavorativa di un operaio era di 16 ore e il salario era bassissimo. Nel 1625 il trono d'Inghilterra e di Scozia fu ereditato dal figlio Carlo I. E il governo di Carlo I fu drammaticamente oppressivo, nel 1649 il re fu condannato a morte e decapitato. In Russia fino al 1633, anno della sua morte, governò prevalentemente il padre di Michail, il Patriarca Filarete, il giovanissimo figlio ammirava moltissimo il padre, la politica di Filarete fu illuminata e giusta, così viene definita dagli storici onesti, quelli che non hanno alcun interesse a screditare la Russia e i Romanov. Quando Michail venne eletto, il Paese era distrutto, Filarete riuscì a riportare prosperità in Russia. La riforma tributaria, la repressione della corruzione e le esenzioni per i mercanti stranieri contribuirono a rafforzare il Paese. Purtroppo molti 'storici' parlano di ingiustizie sociali, tasse oppressive ai tempi di Michail e Filarete… non è assolutamente vero! Si possono consultare documenti storici e verificare, Michail e Filarete furono governanti onesti, che vissero con sobrietà.

Con queste analisi storiche si vorrebbe che i lettori comprendessero che ci furono dei periodi storici in cui i re inglesi non erano proprio così liberali, come spesso vengono descritti, e in questi stessi periodi storici il popolo russo non era proprio così oppresso dagli zar Romanov, come frequentemente, purtroppo, si dice. E comunque, lo ribadiamo, massimo rispetto per la storia, la civiltà e la cultura inglese.

Proseguiamo con l' analizzare il lavoro di una donna Romanov, una zarina forse poco conosciuta, comparando la sua politica con quella dei 'colleghi' inglesi, così amati dalla Storia.
Questa analisi c'entra con la rivoluzione bolscevica, dal momento che è scoppiata perchè c'era un malgoverno da secoli … . Non fu così!

Analizziamo Elisabetta Petrovna, figlia di Pietro il Grande.
Regnò dal 1741 fino all'anno della sua morte, 1762.
Dal 1727 al 1760 troviamo in Gran Bretagna Giorgio II Augusto di Hannover.

Elisabetta, figlia di Pietro il Grande, era molto amata dal popolo, per cui, quando nella notte del 6 dicembre 1741, si presentò con alcuni suoi fedelissimi alla caserma di Preobrazenskij, sede del reggimento delle guardie d'onore, con un discorso determinato si attirò le simpatie del reggimento e fu talmente abile da convincere queste guardie a seguirla al Palazzo dove si trovavano la reggente Anna e il suo figlioletto Ivan, la reggente Anna oppose una debole resistenza. Elisabetta era sostenuta da tutta la Russia. Durante il regno di Elisabetta la Corte russa rivaleggiò per splendore con le Corti europee, proprio come avrebbe desiderato Pietro. Architetti italiani impreziosirono le città russe con meravigliosi palazzi, soprattutto il famoso architetto Francesco Bartolomeo Rastrelli. L'atteggiamento di Elisabetta era filofrancese e filoitaliano, priorità assoluta: occidentalizzare il Paese. Nel 1747 venne creata da Jacob von Stahlin l'Accademia di belle arti.
In poltica estera la zarina difese il prestigio del suo Paese e affrontò con coraggio la Prussia. Riuscì ad ottenere dalla Svezia la parte a sud della Finlandia, ad est del fiume Kymmene. Aleksej Petrovič Bestužev-Rjumin fu Vice Cancelliere di Elisabetta e diresse la politica estera con intelligenza, anche se l' Imperatrice non lo sopportava, comunque ne riconosceva i meriti. Fu lui che mantenne l'alleanza con l'Impero austro-ungarico, riconciliando l'Imperatrice con le Corti di Vienna e di Londra. Bestuzev mantenne in equilibrio anche le relazioni più precarie. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il grande supporto che gli diede Elisabetta. L'Imperatrice fu degna figlia di suo padre, aveva una grande attenzione nei confronti della gente più disagiata, le stava a cuore il benessere del suo popolo e la sua istruzione.
Elisabetta incrementò i commerci e cercò nuovi sbocchi industriali. Si proseguì con l'esplorazione della Siberia. Fondò l'Università di Mosca con decreto del 25 gennaio 1755, l'Università di San Pietroburgo era stata fondata nel 1724 da suo padre Pietro. Un grandissimo merito di Elisabetta fu quello di aver risanato il bilancio dello Stato. Fondò anche una importante manifattura di porcellana a Lomonosov nei pressi di San Pietroburgo, creando nuovi posti di lavoro.
Elisabetta fu molto apprezzata sia dalla nobiltà sia dal popolo. Diede stabilità alla politica interna, ricostituendo il senato, come aveva fatto suo padre Pietro, con i capi di dipartimento di Stato. Allontanò dalla Corte molti pericolosi intriganti e non fu un'impresa facile, ma Elisabetta riuscì a mandar via tutti coloro che tramavano nell'ombra.

Nello stesso periodo in cui in Russia Elisabetta governava con la stessa tenacia e intelligenza di suo padre, Pietro il Grande, in Gran Bretagna abbiamo un re tedesco.
Non volendo assolutamente avere un re cattolico, con l'Act of settlement, atto di disposizione del 1701, il parlamento inglese stabiliva che solamente un principe di religione protestante poteva diventare re d' Inghilterra, Scozia e Irlanda, pertanto, per quasi due secoli, dal 1714 al 1901, governarono la Gran Bretagna i principi tedeschi del Casato di Hannover.
Giorgio II, che governò dal 1727 fino all'anno della sua morte, 1760, non ebbe nel suo regno la stessa popolarità che Elisabetta subito potè ottenere nel suo Paese. Giorgio II, come anche suo padre, Giorgio I, non era molto interessato alla Gran Bretagna. Il regno che era stato a loro affidato veniva considerato utile per potersi arricchire ulteriormente, acquistare prestigio e supporto militare per la terra che loro amavano: il Principato di Hannover. Giorgio II non conosceva molto bene la lingua inglese, non conoscere la lingua di un popolo che si è chiamati a governare è imperdonabile. Se Elisabetta Romanova non avesse conosciuto la lingua russa, avrebbe avuto critiche a livello internazionale perduranti tuttora … .
Con Giorgio II abbiamo una grande espansione, molti territori in varie parti del mondo vengono conquistati, ma Giorgio II crea delle colonie, mentre Elisabetta estende il territorio verso regioni vicine alla Russia e non crea colonie ovvero sudditanza. Grandi conquiste inglesi in America, Africa e in India, nel 1732 in America venne fondata la Provincia coloniale della Georgia, nel 1752 divenne colonia della corona. Un merito di Giorgio II fu l'aver fondato l'Università di Gottinga, che comunque non si trova in Gran Bretagna … . Re Giorgio portava personalmente i suoi soldati in battaglia e questo gli fa onore. Fu l'ultimo re inglese a combattere coraggiosamente sul campo.

Per fortuna vari storici sono concordi nell'affermare che la Russia dei Rjurikidi e dei Romanov non colonizzò le terre conquistate, ma costruì una società multiculturale e multireligiosa.
Quindi teniamo ben presente che nella storia di questo mondo chi conquista ha sempre avuto due possibilità: colonizzare e opprimere oppure creare una società multietnica, i Rjurikidi e i Romanov hanno sempre scelto la seconda possibilità. Pertanto tra Elisabetta Petrovna e Giorgio II ci fu anche questa sostanziale differenza, Giorgio II colonizzò come chi lo aveva preceduto, Elisabetta cercò di costruire quella società multietnica, che tanto aveva amato suo padre Pietro.
E potremmo continuare a confrontare la politica dei Romanov, anche quella dei precedenti governanti Rjurikidi, e la politica dei re europei loro contemporanei, scopriremmo sempre grandi idee, iniziative, ottimo rapporto con il popolo in Russia, un rapporto felice dovuto soprattutto alla profonda e autentica spiritualità della gente e dei loro governanti, in altre Nazioni troveremmo abbastanza frequentemente dei governanti colonialisti e 'camerieri dei banchieri'.

Un particolare che forse può essere considerato non interessante in un mondo che si sta imbarbarendo, allontanandosi da arte e cultura: moltissimi Romanov erano degli artisti, tanto talento soprattutto per la pittura.

'Artisti' di tutt'altro genere … erano i rivoluzionari bolscevichi, coloro che avevano programmato tale rivoluzione già nel XVIII secolo e i finanziatori del bolscevismo.

E comunque ancora moltissime persone desiderano credere nella rivoluzione bolscevica organizzata per salvare il popolo russo dagli zar oppressori … .

Per come veniva trattato il popolo in altre Nazioni del mondo, con governi considerati 'liberali' … , ci si meraviglia che non ci sia stato un bolscevismo in tali Stati.


Nell'immagine, Michele I Romanov, il primo zar della dinastia.Documento inserito il: 06/07/2017
  • TAG: romanov, zarismo, rivoluzione ottobre, comunismo, storia moderna, storia contemporanea, russi, zar

Articoli correlati a In Europa


Note legali: il presente sito non costituisce testata giornalistica, non ha carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali. Pertanto, non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della L. n. 62 del 7.03.2001.
La responsabilità di quanto pubblicato è esclusivamente dei singoli Autori.

Sito curato e gestito da Paolo Gerolla
Progettazione piattaforma web: ik1yde

www.tuttostoria.net ( 2005 - 2023 )
privacy-policy