Cookie Consent by Free Privacy Policy website Tutto storia, storia contemporanea: Dopo cento anni dalla Rivoluzione Bolscevica (parte 14)
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Dopo cento anni dalla Rivoluzione Bolscevica (parte 14) [ di Daniela Asaro Romanoff ]

Altri paragrafi del libro “Novus Ordo seclorum” possono farci capire meglio come era stato organizzato il comunismo che avrebbe travolto la Russia e altre Nazioni:

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“Dobbiamo innanzitutto partire dalla premessa storica che potremmo parlare molto del Comunismo e del suo manifesto di Karl Marx. In modo tangibile, l'opera del filosofo tedesco non fa altro che collegarsi direttamente al lavoro del famoso manifesto della Cospirazione degli Eguali/Illuminati, messo ovviamente in termini più moderni dal punto di vista politico ed economico. Pur non volendo sminuire l'opera del noto filosofo tedesco e delle sue interpretazioni, e tutti i punti di vista tra lui e Proudhon, metterò solo in luce un breve passaggio (messo già in luce in precedenza dal professor Billington) dove il concetto e la creazione di un nuovo ordine spirituale, dove i soldati saranno il popolo, diventerà fulcro per la reale applicazione della dittatura sovietica in Russia.“
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Abbiamo anche alcune opinioni di Churchill in merito a certi 'movimenti mondiali', un suo articolo fu pubblicato l'8 febbraio 1920 sull' “Illustrated Sunday Herald”:

“Questo movimento negli ambienti ebraici non è una novità. Dai giorni di Spartacus-Weishaupt, a quelli di Karl Marx fino a Trotsky (Russia), Bela Kun (Ungheria), Rosa Luxemburg (Germania) ed Emma Goldman (Stati Uniti), questa cospirazione mondiale per il rovesciamento e la distruzione della civiltà, da sostituire con una società basata sul blocco dello sviluppo e il degrado, sulla malevolenza, l' invidia e un' uguaglianza impossibile, è in costante crescita.
Lo stesso movimento ha anche svolto, come una scrittrice contemporanea, la signora Webster, ha abilmente dimostrato, una parte decisamente riconoscibile nella tragedia della Rivoluzione Francese.
Sono stati il motore propulsore dietro a ogni movimento sovversivo durante il XIX secolo, e ora, finalmente questa banda di ”straordinarie personalità” del mondo underground delle grandi città d'Europa e d'America, hanno afferrato il popolo russo per i capelli e sono diventati praticamente i padroni indiscussi di questo enorme Impero. Non c'è bisogno di esagerare quando si parla del ruolo che ha avuto l'internazionale ebraica, una gang composta da ebrei perlopiù "atei", nella creazione del bolscevismo e l'attuale rivoluzione russa. È un ruolo primario che supera ogni paragone. Con la notevole eccezione di Lenin, la maggior parte delle più importanti figure politiche, sono di origine ebraica. Inoltre, la principale ispirazione e forza motrice proviene da leader ebraici.”

Gli storici, che hanno portato a nostra conoscenza questo scritto di Churchill, dicono che negli ultimi paragrafi dell'articolo viene sostenuto con fermezza il sionismo e vengono incoraggiati gli ebrei a supportare il sionismo piuttosto che il bolscevismo. Comunque, oltre all'inesattezza sulle origini di Lenin, Churchill con il suo articolo dimostra anche di non voler conoscere la vera identità della Russia e il grande valore dei suoi governanti Rurik e Romanov, d'altra parte Churchill era pur sempre un politico inglese.
Personaggio molto contraddittorio fu Churchill e spesso poco leale, ma forse queste sono delle qualità per un politico purtroppo.

Se andiamo ad indagare troviamo vincoli di parentela anche tra Karl Marx e i Rothschild, tramite il nonno Barent Cohen.
E la sua troppa vicinanza ai Rothschild non passò inosservata.
A Londra fu fondata da Marx, nel 1864, la prima Internazionale, che comprendeva associazioni politiche di ispirazione socialista, che si prefiggevano lo scopo di organizzare lotte contro il capitalismo, la prima Internazionale si sciolse nel 1876 per i ben noti scontri tra Marx e Bakunin, Bakunin non le mandò certo a dire, riportiamo alcuni suoi pensieri:

“Ora tutto questo mondo ebraico, che costituisce una setta sfruttatrice, un popolo di sanguisughe, un parassita vorace – gli uni strettamente e intimamente connessi con gli altri, al di là non solo delle frontiere nazionali, ma anche delle differenze politiche –, questo mondo ebraico è ai giorni nostri largamente a disposizione di Marx o di Rothschild. Sono sicuro che, da una parte, i Rothschild apprezzino i meriti di Marx e, dall’altra, Marx provi un’istintiva inclinazione e un gran rispetto per i Rothschild. Può sembrare strano".

“Cosa potrebbe esserci in comune tra comunismo e alta finanza? Ho ho! Il comunismo di Marx vuole una forte centralizzazione statale, e quando essa esiste, allora la nazione parassita degli Ebrei – che specula sul lavoro del popolo – troverà sempre i mezzi per la sua propria esistenza”.
(da Rapports Personnels avec Marx, in Oeuvres Complètes, vol. II, p. 125 )
Mikhail Alexandrovič Bakunin

“In realtà, si tratterebbe per il proletariato di un regime da caserma, sotto il quale i lavoratori, uomini e donne, convertiti in una massa uniforme, si alzerebbero, si addormenterebbero, lavorerebbero e vivrebbero al colpo del tamburo. Il privilegio del governo sarebbe nelle mani degli esperti e degli istruiti, con un ampio spazio lasciato ai lucrosi, tortuosi affari portati avanti dagli ebrei, che verrebbero attratti dall’estensione enorme delle speculazioni internazionali delle banche nazionali”.
(da Lettre à “La Liberté”, in Oeuvres Complètes, vol. III, pp. 164-165)

Mikhail Alexandrovič Bakunin

Il torto di Bakunin fu quello di generalizzare, non tutti gli ebrei sostennero i bolscevichi o si comportarono come loro, ma Bakunin aveva capito esattamente la natura del bolscevismo.

Abbiamo già parlato di Cherep Spiridovich, generale all'epoca dei Romanov, che previde una seconda guerra mondiale e i poteri forti mondialisti, ma Spiridovich non era un profeta, cercava di capire quanto stavano organizzando i poteri underground e 'quegli inetti dei Romanov', così definiti in molti programmi televisivi e articoli giornalistici nel 2017, anche a cento anni dalla rivoluzione bolscevica, ebbene quegli 'inetti' sapevano molto e si opponevano con determinazione a tali poteri, per questo motivo i rivoluzionari si accanirono contro di loro, non perché fossero deboli e oppressori, ma perché erano onesti, leali, con programmi politici a favore del loro amato popolo e il popolo ricambiava l'affetto dei governanti, ma la propaganda bolscevica, che arrivava da Wall Street, volle la diffamazione per i Romanov, la gente di tutto il mondo avrebbe dovuto considerarli deboli, corrotti, oppressori. C'è tutto un rituale nella massoneria per quanto riguarda la diffamazione.

A war is only a 'legalized mass murder'“ Questa frase scrive Spiridovich nel suo libro e i governanti Romanov la pensavano esattamente allo stesso modo.

Nella stessa pagina troviamo la predizione della seconda guerra mondiale:
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Edouard Rothschild Vth in Paris and the 300 Judeo-Mongols, who are composing the World Government (The Hidden Hand), made 100 billions out of this First World War. Of course not counting their “lust of murder”, they are willing to stage a Second World War. They are preparing it against rich America.
Controlling the World press, they can easily stage any war.

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Saggi il generale Spiridovich, saggi i Romanov e i padroni del mondo schiavi di riti satanici, molto probabilmente gli ultimi Romanov furono vittime di un assassinio rituale.

Gli storici e i giornalisti, che hanno fatto degli approfondimenti, per capire in quali modi le sette avessero utilizzato i loro rituali nel massacro dei Romanov, sono giunti a non poche scoperte.

I Cekisti che furono incaricati delle esecuzioni erano in dodici e questo numero è simbolico per certe élite esoteriche, il giornalista Juri Lina porta alla nostra attenzione le dodici tribù di Israele, la doppia stella di Salomone, i dodici saggi di Sion. Nel plotone di esecuzione c'erano Yakov Yurovsky (1878-1938) e il futuro ministro ungherese Imre Nagy (1896-1958). In parecchie biografie si dice che si trattò di un caso di omonimia, il futuro ministro ungherese non fece parte del plotone di esecuzione, ma un altro uomo che aveva il suo stesso nome e cognome … . Comunque Imre Nagy, combattente nell'esercito austroungarico, venne fatto prigioniero dai russi nel 1916, venne arruolato nell'Armata Rossa e si trovò in Siberia sotto il comando di Yakov Yurovsky … . Molti di coloro che parteciparono all'assassinio dei Romanov, con grande orgoglio, scrissero le loro memorie, fieri di aver ucciso lo zar. Su uno dei muri della stanza del massacro, era stata scritta in tedesco la seguente frase:”Belsa(tzar) ward in selbiger Nacht von seinen Knechten umgebracht”. Era una citazione del poeta Heinrich Heine (1797 - 1856), il poeta si era ispirato all' Antico Testamento:

“In quella stessa notte Baldassarre re dei Caldei fu ucciso” sta scritto nel Libro di Daniele. Sui muri vennero trovate altre citazioni e segni cabalistici, anche se si cerca di negare.

La Komsomól'skaja Pravda, quotidiano russo, dopo la caduta del muro di Berlino, rese noto:” Lo zar è stato sacrificato per ordine delle Forze Segrete; che questa proclamazione sia nota a tutte le nazioni”.

Scusate un'osservazione:” La proclamazione del quotidiano russo è nota a tutti? … Televisione e giornali in questo 2017 continuano a diffondere false notizie sulla rivoluzione bolscevica e sui Romanov … .”

L'ordine di ammazzare lo zar, la sua famiglia, i suoi servitori, arrivò da New York. Juri Lina afferma che, secondo i documenti degli archivi sovietici, Lenin non dette alcun ordine. Dovendo lasciare velocemente Ekaterinenburg, i bolscevichi non ebbero il tempo di distruggere le bande di registrazione telegrafica. Furono scoperte dall' Ammiraglio Kolchak, nella porta centrale della città. Sokolov non ebbe i mezzi per decifrare, il lavoro venne svolto a Parigi e si venne a sapere quanto segue:” Il presidente del Comitato Centrale Esecutivo, Yakov Sverdlov, aveva spedito un messaggio a Yurovsky. Gli faceva sapere che aveva informato il banchiere Jacob Schiff, che era a New York, della progressione veloce degli eserciti bianchi, e Jacob Schiff gli aveva perciò dato l'ordine di liquidare in tutta fretta lo zar e la famiglia imperiale. Da notare che fu la delegazione americana di Vologda che trasmise il telegramma a Sverdlov! Dunque, Sverdlov incaricò Yurovsky di eseguire l'ordine. Yurovsky si informò per sapere se quest’ordine si riferisse a tutta la famiglia imperiale o se non convenisse limitarlo al capo della famiglia, lo zar. Sverdlov gli confermò, dunque, che questa istruzione inglobava tutti i membri della famiglia senza alcuna restrizione. Yurovsky era direttamente responsabile dell'esecuzione di quest'ordine. Lenin non dovette quindi prendere personalmente alcuna decisione”.

Il giornalista Juri Lina, che non è cattolico, non adopera mezzi termini:”La rivoluzione bolscevica fu una presa di potere cinica, aperta e brutale da parte della Sinagoga di Satana”.

Il New York Herald Tribune scrisse nel 1919: “Sembra che la Rivoluzione russa assomigli ad una gigantesca operazione finanziaria il cui obiettivo sarebbe unicamente quello di trasferire il massimo di fondi della Russia nelle banche europee e americane”.

Nicola II sapeva molto e ce lo conferma Mons. Ernest Jouin (1844-1932). Ernest Jouin merita una presentazione, fu un coraggioso sacerdote francese, che divenne molto conosciuto per i suoi scritti antimassonici. Nel 1912 fondò la Revue internationale des sociétés secrètes, la rivista intendeva fare chiarezza sulle pericolose sette segrete. Jouin ricevette la benedizione del Papa per le sue opere di grande valore. Famosa fu la sua tesi secondo la quale Papa Leone XIII si oppose ad un'infiltrazione massonica in Vaticano. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1932, i membri della Ligue franc- catholique, da lui fondata, costituirono un gruppo denominato Circolo Ernest Jouin.

Ebbene, questo sacerdote, profondo conoscitore delle sette segrete, non poteva non esprimersi in merito alla distruzione della Russia e dei suoi governanti, la sua Revue internationale des sociétés secrètes fin dal 1922 sosteneva che Nicola II possedeva gli esemplari originali di alcuni testi segreti.

In riferimento a quanto affermava, Mons. Jouin rese pubblico il seguente episodio:

“La nostra rivista era già stata stampata quando abbiamo ricevuto la visita di un Generale russo di cui oggi non possiamo ancora rivelare il nome, che ci ha riportato il seguente fatto: - Durante una delle mie conversazioni con lo zar, chiesi a Sua Maestà se conosceva questo testo. Lo zar aprì un cassetto del suo ufficio di lavoro e mi consegnò in mano l'originale stesso che era servito per la traduzione in russo. Posso assicurarvi che questo originale era in francese.-”

I Protocolli dei Savi Anziani di Sion sono considerati degli scritti confezionati appositamente da chi è contro il popolo ebraico. Ma se si viene a conoscenza della ferocia inaudita alla quale venivano sottoposti coloro che solo accennavano a questi scritti, ad esempio nella Russia sovietica …, sorge il dubbio che I Protocolli non siano del tutto falsi e senza valore, essi purtroppo hanno un significato, un nefasto significato e non dobbiamo imputare alcuna colpa agli ebrei, coloro che programmano 'politiche mondialiste' non appartengono a nessuna razza terrena, questi loschi individui appartengono alla razza del male.

Riportiamo quanto disse Henry Ford, in merito a questi Protocolli, in un'intervista pubblicata dal New York World nel 1921:”L'unica affermazione che mi preoccupo di fare sui Protocolli è che si adattano a ciò che sta accadendo. Sono di sedici anni fa (Ndr il libro fu pubblicato da Sergyei Nilus in Russia nel 1905), ed hanno inquadrato la situazione del mondo fino ad oggi. E si adattano adesso.”
Nell'immagine Michail Aleksandrovič Bakunin, rivoluzionario, filosofo e anarchico russo.Documento inserito il: 30/11/2017
  • TAG: comunismo, zar, romanov, bakunin, rivoluzione bolscevica

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