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Storia dei giochi olimpici moderni. Quarta puntata: dai nostri giochi alle Olimpiadi insanguinate

di Alberto Sigona


ROMA 1960

L'Italia ospita per la prima volta i Giochi Olimpici, un evento che ormai è sempre più universale e moderno, e non a caso quelli di Roma sono i primi ad essere trasmessi in mondovisione (e qui incidono parecchio i miglioramenti della tecnologia televisiva). Gli azzurri si fanno onore (e che onore!) vincendo ben 13 Ori, di cui 5 nel Ciclismo (2 con S. Gaiardoni) – un record assoluto per una singola disciplina, almeno per il Dopoguerra (sino a Tokyo 2020) – e 3 nel Pugilato (1 con N. Benvenuti, che presto sarebbe entrato nella leggenda dello sport nostrano). Si registra anche il trionfo nella Pallanuoto (guidata dal ct ungherese Andrés Zólyomy), che dà vita ad un torneo esemplare (precedendo tre colossi come URSS, Ungheria e Jugoslavia), trascinata dal superman della piscina Eraldo Pizzo. Edoardo Mangiarotti, a 41 anni, conquista nella Scherma (Spada a squadre) il sesto Oro in carriera (5 dei quali conseguiti nelle prove a squadre), eguagliando il record italiano di un certo Nedo Nadi. Sesto Oro in carriera, sempre nella Scherma, che proprio in questi Giochi giunge anche per i veterani ungheresi Pal Kovacs (Sciabola sq.) e Rudolf Kárpáti (Sciabola ind. e sq.): per il 48enne Pal si tratta del quinto a Titolo a squadre, per il 40enne Rudolf del quarto. Ma in questa disciplina lo sciabolatore ungherese Aladár Gerevich, ormai 50enne(!!!), fa ancora meglio, conquistando addirittura la sua settima medaglia d'Oro (la prima l'aveva vinta alle Olimpiadi di Los Angeles 1932), salendo sul gradino più alto del podio in 6 Olimpiadi, un record assoluto fra i maschi ancora oggi imbattuto (ma occorre precisare che quasi tutti i Titoli, ben 6, sono a squadre). Ed a proposito di Scherma, tornando ai nostri colori, si registra il doppio Oro fra Spada individuale e a squadre di Giuseppe Delfino. Ma la vittoria più bella, storica ed epica al tempo stesso, viene ottenuta nell'Atletica da Livio Berruti, che diventa il primo europeo (ed il primo né statunitense né canadese) a fregiarsi dell'Oro nei 200 metri uomini: la foto del velocista torinese (in occhiali da sole) che taglia il traguardo, petto in fuori, gettandosi sul filo di lana, diverrà l'icona per antonomasia dell'Italia che vince.

In questa edizione, rimanendo in Atletica, si registra il primo storico successo africano nella disciplina, grazie ad A. Bikila nella Maratona: nel giro di pochi anni il continente nero (che proprio nel 1960 toccò il punto massimo del proprio processo politico d'indipendenza istituzionale nei confronti dei coloni europei) avrebbe conquistato il Pianeta dell'Atletica (grazie soprattutto a Kenya ed Etiopia), ed in molte gare (mezzofondo e fondo in primis) i loro esponenti sarebbero diventati pressoché imbattibili. Sempre fra gli stranieri, lo svedese Gert Fredriksson a 41 anni giunge a quota 6 Ori in carriera (distribuiti in 4 edizioni), un record che nella Canoa uomini non verrà più eguagliato. La Germania Unita interrompe la sequela di Ori consecutivi USA nella staffetta 4x100 di Atletica e nel prestigioso “8 con” di Canottaggio che duravano dal 1920. Nel Salto in Alto s'impone il sovietico Robert Šavlakadze, primo esponente europeo a conquistare il Titolo in una specialità dominata generalmente dagli americani (in un'epoca in cui gli USA la facevano da padrone i quasi tutti i concorsi ed i lanci). Si segnala il Titolo dei Pesi Mediomassimi di Boxe di Cassius Clay (USA), destinato molto presto, col nuovo nome di Muhammad Ali, ad entrare nella leggenda dello sport, diventando un personaggio cult della sua epoca. L'Unione Sovietica rivince il medagliere con 43 Ori, precedendo USA (34) ed una splendida Italia, che a sua volta mette il muso davanti alla Germania Unita ed all'Australia.


ACCADE IN ITALIA E NEL MONDO:

Il 1º gennaio in Camerun viene proclamata l'indipendenza dalla Francia: è solo il primo di una lunga serie di Nazioni africane che nel 1960 riuscirà ad affrancarsi dal dominio straniero.

Il 10 luglio l'Unione Sovietica del mitico portiere Lev Jascin si aggiudica la prima edizione del Campionato Europeo di Calcio, battendo in finale la Jugoslavia.

Il 17 luglio Gastone Nencini riporta il Tour de France in Italia a distanza di 8 anni dal successo del Campionissimo Fausto Coppi, scomparso prematuramente sei mesi prima. Per l'Italia è la settima affermazione alla celebre corsa francese (seguiranno i successi di F. Gimondi nel 1965, di M. Pantani nel 1998 e V. Nibali nel 2014).

Il 10 gennaio a Milano, dalla sede di RAI di Corso Sempione, viene trasmessa la prima puntata della trasmissione radiofonica Tutto il calcio minuto per minuto, destinata a diventare un cult per tutti gli appassionati italiani.


TOKYO 1964

Per la prima volta si sbarca in Asia. Da questa Olimpiade il doping è proibito, ed infatti iniziano i primi accertamenti, seppur in via sperimentale (il vero inizio dei controlli anti-doping avverrà 4 anni dopo in Messico). Debuttano nel programma Volley e Judo, che nel Paese del Sol Levante non è una passione ma una vera fede. La nuotatrice australiana D. Fraser conquista nei 100 sl il terzo Oro di seguito, un record assoluto che a livello individuale nello stile libero verrà infranto soltanto nel 2024 dall'americana K. Ledecky (precisamente negli 800). Il neozelandese Peter Snell, Atletica, rivince la medaglia d'Oro ottenuta a Roma negli 800 metri, e vi aggiunge quella nei 1500 m., realizzando un'accoppiata che non si vedeva dalle Olimpiadi del 1920 e che da questi Giochi fino a oggi non si è più ripetuta. La sovietica Tamara Press conquista l'Oro sia nel Getto del Peso che nel Disco, centrando una storica accoppiata (a Roma 1960 era già stata Oro nel Peso ed Argento nel Disco). Nei 400 m. donne s'impone l'australiana Betty Cuthbert: sinora è l'unica atleta, maschi compresi, ad aver vinto in carriera tutte le tre prove di sprint (ovvero 100m, 200m – queste due gare le aveva vinte a Melbourne 1956 - e 400m). Nel Salto in Lungo gli Usa steccano dopo una sfilza di Ori che durava ininterrottamente dal 1924 (trionfo del britannico Lynn Davies). Nella Scherma l'Ungheria manca l'appuntamento con l'Oro a squadre di Sciabola dopo 7 Olimpiadi consecutive (vince l'URSS).

L'Italia si aggiudica 10 Ori (3 nel Ciclismo), fra cui ricordiamo quello del ginnasta Franco Menichelli (Corpo libero), del marciatore Abdon Pamich (in rimonta) nella stremante 50 km e la doppietta di Mauro Checcoli nell'Equitazione (fra Concorso completo ind. ed a squadre). Il medagliere vede prevalere gli USA con 36 Ori, seguono URSS 30, Giappone 16, Germania Unita, Italia e Ungheria 10 (gli sport preferiti dai magiari sono Scherma, Nuoto e Canoa).


ACCADDE IN ITALIA E NEL MONDO:

L'11 gennaio il capo del dipartimento della Salute pubblica degli Stati Uniti, Luther Terry, dichiara pubblicamente che il fumo di sigaretta è legato al cancro ai polmoni.

Il 21 marzo l'Italia con la canzone “Non ho l'età (Per amarti)” di Gigliola Cinquetti vince per la prima volta la prestigiosa kermesse canora Eurovision Song Contest.

Il 14 luglio Jacques Anquetil diventa il primo corridore in assoluto a vincere il Tour de France per la quinta volta ed il primo francese a centrare la doppietta stagionale Giro-Tour.


CITTA' DEL MESSICO 1968

In Messico si registrano delle notevoli innovazioni tecnologiche (come l'introduzione delle piste in sintetico), le quali, assieme all'aria rarefatta d'altura, favoriscono l'affermazione di numerosi record, come quello che vede protagonista il formidabile atleta statunitense Bob Beamon, che nel Salto in Lungo dà vita alla più clamorosa delle imprese, saltando un megagalattico 8.90 (migliorando di 55 cm il precedente record mondiale) che sembra sfidare le leggi di gravità e che sinora, a distanza di 56 anni, rimane la miglior misura olimpica di ogni tempo! Il connazionale Lee Evans stabilisce nei 400 metri il nuovo primato mondiale (43''86) che durerà 20 anni. Il discobolo A. Oerter (sempre per gli USA) conquista il quarto Oro Olimpico individuale nella stessa disciplina, per un record (che a Roma 1960 aveva già stabilito il velista danese P. Elvstrom) che in futuro verrà eguagliato da C. Lewis (USA, Salto in Lungo), M. Phelps (USA, Nuoto, 200 misti), B. Ainslie (GBR, Vela), V. Hancock (USA, Tiro) e, in ambito femminile, da K. Icho (Giappone, Lotta) e K. Ledecky (USA, Nuoto). Poi nel 2024 il lottatore cubano Mijaín López (ormai 42enne) toccherà addirittura quota 5. La ginnasta cecoslovacca Vera Caslavska vince 4 Ori, chiudendo una carriera olimpica monumentale (è tuttora la ginnasta con più Ori olimpici individuali, 7). Iniziano a farsi largo, specie in Atletica, gli atleti africani (quasi tutti gli Stati del “continente nero” si sono nel frattempo liberati dal colonialismo europeo, ottenendo l'indipendenza), che spopolano anche negli USA (i cosiddetti afroamericani). Esempio lampante è il successo nei 200 m. dell'afroamericano Tommie Smith, primo uomo al mondo a scendere sotto i 20'' (19''83). Ma la sua prestazione passerà in secondo piano dinnanzi alla clamorosa contestazione inscenata sul podio durante la relativa premiazione, quando, in compagnia di John Carlos, in segno di protesta contro il razzismo statunitense, ascolterà l'inno col capo chino ed il pugno alzato guantato di nero, per quella che rimarrà una delle immagini più iconiche della storia delle Olimpiadi, che ormai sono ben lungi dall'essere un mero evento sportivo, coi suoi risvolti socio-politici sempre più marcati. Nella Scherma, Sciabola individuale, viene interrotto da un atleta polacco (Jerzy Pawłowski) il dominio della formidabile scuola ungherese che durava dal lontano 1924. In Atletica Dick Fosbury (USA) vince l'Oro nell'Alto con una tecnica rivoluzionaria che prevede lo scavalcamento dorsale dell'asticella (a quel tempo tutti i saltatori impiegavano lo scavalcamento ventrale): nel giro di pochi anni il “salto dorsale” diverrà d'uso comune in tutti i contesti agonistici. In questa edizione iniziano i primi veri controlli anti-doping, ma la loro affidabilità non è certo il top. Ad ogni modo si ha la prima squalifica per doping della storia olimpica: il pentatleta svedese Hans-Gunnar Liljenwall viene, infatti, escluso dalla gara a squadre, insieme ai suoi compagni, dopo che, al termine della gara individuale di tiro, gli viene riscontrato un tasso alcolemico sopra al consentito.

Per l'Italia sono Giochi da confinare ai margini dei ricordi: 3 Ori e tanta mestizia. Le uniche gioie azzurre, infatti, recano la firma del “Due con” di Canottaggio, di P. Vianelli nella gara in linea di Ciclismo e del tuffatore Klaus Dibiasi, che proprio qui inaugura una trilogia da favola. Davvero singolare la “disavventura” capitata al nostro Giuseppe Gentile, il quale realizza durante la qualificazione per il Salto Triplo un nuovo primato mondiale (17,10 m), ma poi in Finale, pur migliorando ulteriormente il record mondiale con un ragguardevole 17,22, finirà soltanto al 3° posto, battuto prima dal brasiliano Nélson Prudêncio (17,27 m), e dopo dal sovietico Viktor Saneev (che farà la leggenda della specialità) che arriverà addirittura a 17,39. Il medagliere vede gli USA ancora una volta dominatori, davanti all'URSS (45 a 29) ed al Giappone (11); a seguire troviamo Ungheria e Germania EST (che per la prima volta si divide dai cugini dell'Ovest anche ai Giochi), destinata a diventare in brevissimo tempo una grande potenza (specie in Atletica, Nuoto e Canottaggio).


ACCADDE IN ITALIA E NEL MONDO:

Il 4 aprile a Memphis, Stati Uniti, il leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani Martin Luther King viene assassinato a colpi di pistola sparati da James Earl Ray.

Il 10 giugno l'Italia conquista il suo primo Campionato d'Europa di Calcio (2-0 in Finale alla Jugoslavia, gol di Riva e Anastasi).

Il 1º settembre l'italiano Vittorio Adorni conquista il Titolo di Campione del Mondo di Ciclismo su strada professionisti con una leggendaria fuga solitaria che frutterà al traguardo un vantaggio colossale di ben 9 minuti e 50 secondi sul secondo arrivato, il belga Van Springel.

Il 24 marzo, a Torino, il Cardinale Michele Pellegrino officia la prima messa in italiano.

Il 27 dicembre la missione spaziale Apollo 8 rientra sulla Terra, dopo aver effettuato 10 orbite intorno alla Luna ed aver inviato, il giorno della vigilia di Natale, le prime immagini della Terra viste dal lato del nostro satellite.


MONACO 1972

Passate alla storia come “Le Olimpiadi insanguinate”, gli eventi sportivi scesero purtroppo in secondo piano di fronte alla malvagità estrema di terroristi palestinesi appartenenti alla cellula criminale “Settembre Nero”. Nella notte del 5 settembre, un commando della temuta organizzazione terroristica, infatti, irrompe negli alloggi del villaggio olimpico destinati alla delegazione d'Israele, uccidendo subito due atleti che avevano tentato di opporre resistenza e prendendo in ostaggio altri nove membri della squadra olimpica israeliana. Un successivo maldestro tentativo di liberazione da parte della polizia tedesca porterà alla morte di tutti gli atleti sequestrati, di cinque terroristi e di un poliziotto tedesco. È il momento più buio nella storia a cinque cerchi.

Ma veniamo agli avvenimenti sportivi, che non vengono fermati (se non per poche ore) nemmeno dinnanzi al sangue innocente versato in nome del fanatismo, continuando in un'atmosfera surreale e tutt'altro che gioiosa. Nel Basket l'URSS interrompe la sfilza di Ori degli Stati Uniti (dal debutto della disciplina nel programma olimpico, avvenuto nel 1936, gli americani avevano iscritto il proprio nome nell'albo d'oro 7 volte su 7, vincendo 62 partite consecutive), battendo i rivali in una finale rocambolesca, da film giallo, che farà epoca. Sono sempre i sovietici (con Vladimir Vasin) ad arrestare la lunga serie di trionfi americani dal Trampolino 3 metri (stiamo parlando ovviamente dei Tuffi) che era stata inaugurata nel remoto 1920. USA che subiscono un altro smacco di matrice comunista anche nell'Atletica Leggera, in cui per la prima volta riescono a non svettare nel medagliere (e a non vincere nel Salto con l'Asta, in cui s'impone il tedesco Wolfgang Nordwig): escludendo Mosca 1980 (in cui gli USA sono assenti), riaccadrà soltanto nel 1976 (trionfo della DDR). Ad ogni modo gli States si consolano col record di Mark Spitz, 7 Ori nel Nuoto (100 e 200 sl, 100 e 200 farfalla, più le tre staffette disponibili), per un primato epico che resisterà sino al 2008 ed all'avvento di M. Phelps. Fra i protagonisti, ma fra le donne, spicca la ginnasta sovietica Olga Korbut, 3 Ori e tanta maestria in esercizi che faranno scuola. Sempre fra le rappresentanti femminili, Ulrike Meyfarth (Germania Ovest) a 16 anni riesce a sbaragliare tutte le sue avversarie nel Salto in Alto, divenendo la più giovane Campionessa Olimpica nelle gare individuali di Atletica. Frattanto Cuba torna a fregiarsi di un Oro Olimpico (ne vince 3) dopo 68 anni - ovvero da Saint Louis 1904 - apprestandosi a diventare una piccola potenza dello sport, racimolando risultati egregi soprattutto in Pugilato, Atletica e Lotta. Per l'Italia è un'altra Olimpiade tutto sommato mesta (5 Ori e 18 medaglie totali). Il medagliere vede issarsi davanti a tutti l'Unione Sovietica con 50 Ori tondi tondi, poi troviamo USA 33, DDR 20, RFT (Germania Ovest) e Giappone 13; 10^ Italia.


ACCADDE IN ITALIA E NEL MONDO:

Il 3 dicembre viene arrestato il boss mafioso Tommaso Buscetta. Le sue successive rivelazioni in veste di collaboratore di giustizia aiuteranno a fare luce sull'organizzazione criminale Cosa Nostra e contribuiranno all'arresto di molti suoi esponenti di spicco, rappresentando una svolta nella lotta alla mafia siciliana.

Il 19 dicembre l'Apollo 17 ammara nell'oceano riportando a casa Eugene Cernan, Ronald Evans e Harrison Schmitt. È la conclusione dell'ultima (finora) esplorazione umana della Luna.

Il 22 ottobre a Torino l'industria automobilistica FIAT espone al pubblico la nuova utilitaria Fiat 126. Ha la potenza di 23 CV e raggiunge la velocità di 105 km orari. Il suo costo è di 795.000 lire.


Nell'immagine, il nuotatore statunitense Mark Spitz, vincitore di 7 medaglie d'oro alle Olimpiadi di Monaco 1972.

Documento inserito il: 27/08/2024
  • TAG: Giochi olimpici, Roma 1961, Tokyo 1964, Città del Messico 1968, Monaco 1972, olimpiadi insanguinate

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