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Cercando di conoscere la Storia dei palestinesi e degli ebrei. Perché c'è questa lotta infinita?

di Daniela Asaro Romanoff


I PARTE
Premetto una mia opinione: se non ci fosse un grande intrigo di malvagia politica, potere e denaro, palestinesi ed ebrei avrebbero compreso tutto ciò che li unisce, ed è molto, invece si ritrovano costretti a lottare in modo brutale per conto terzi da secoli.
La regione fu abitata da molti altri popoli prima che lì si stabilissero Palestinesi ed Ebrei.
Addirittura troviamo tracce di uomini primitivi risalenti a 300.000 e 40.000 anni fa.
I Natufiani, un popolo nomade, visse in Palestina 14.500 anni fa. I più conosciuti Cananei giunsero dalla penisola araba e organizzarono la loro vita, prevalentemente commerciale, in agglomerati urbani.
A causa delle numerose aggressioni degli Hyksos, popolo che nel 3500, prima della nascita di Cristo, dominava, causando problemi alle popolazioni locali, sia i palestinesi sia gli ebrei si rifugiarono in Egitto, e purtroppo lì si ritrovarono in schiavitù.
Il termine Palestina trae origine dal greco "Philistia", non è una zona molto estesa, è una piccola terra che però ha avuto una grande storia e un enorme peso politico.
Il popolo ebreo ebbe le sue origini proprio in questa regione. Fu dopo la dominazione romana che gli Ebrei iniziarono a emigrare in vari paesi del mondo.
Per tanti secoli Cristiani, Musulmani, Ebrei hanno vissuto nella medesima area geografica.
Nel XII secolo, prima della nascita di Cristo, i Palestinesi iniziarono ad abitare in quella che sarebbe diventata una terra con rari periodi pacifici. Nello stesso secolo, fuggitivi da terre ostili e dopo aver vagato nel deserto, anche gli Ebrei si stabilirono in Palestina, considerandola la loro Terra Promessa.
Parecchi imperi si avvicendarono nella conquista della Palestina: Babilonesi, Persiani, Romani, ma i protagonisti, forse loro malgrado, possiamo dire che iniziarono la coabitazione nella stessa terra, come abbiamo accennato, nel XII secolo.
È stata sempre una terra crocevia di popoli e interessi, purtroppo anche e soprattutto interessi intesi a provocare disaccordo tra Palestinesi ed Ebrei.
Il primo regno ebraico venne fondato da Saul. A Davide va il merito di aver esteso la dominazione del suo popolo in Palestina. Gerusalemme divenne la città più importante e qui Salomone fece erigere il Tempio nel 950 a.C.
Una storia davvero infinita che va raccontata o, perlomeno, si cercherà di raccontarla in sintesi, prima di arrivare alla caduta dell' Impero ottomano e al conseguente mandato inglese (1920-1948), che inasprì il convivere dei due popoli, anche perché il governo inglese, prevalentemente sionista, non aveva nessun interesse a stabilire nella zona una pace duratura.
Ma ritorniamo alla storia antica.
Nel 930 il regno ebreo si divise in Israel e Giuda, due regni purtroppo animati da grande rivalità. Nell'830 in Palestina ci fu il dominio degli Assiri, che provenivano dalla Mesopotamia. Tra il 733 e il 722 a.C. sconfissero il Regno di Israel e gli Ebrei vennero deportati a Ninive. A decorrere dal 597 a.C. i Babilonesi conquistarono il regno di Giuda, distrussero il Tempio e molti altri ebrei vennero deportati.
Liberata da Ciro, la tribù dei Giudei ritornò in Palestina. Venne costruito un Tempio minore.
Dal 322 la Palestina subì il dominio dei Macedoni, condotti da Alessandro Magno. Succedettero ai Macedoni i Lagidi e i Seleucidi.
Approssimativamente fino al 129 a.C., la Cultura ellenica prevalse fino all' arrivo dei Romani.
Per alcuni anni, esattamente dal 129 al 64 a.C. gli ebrei maccabei dominarono nella Giudea, dopo una rivolta contro i Seleucidi. Per altri cinque anni, i discendenti dei Maccabei crearono uno stato ebraico in Palestina. Nel 63 a.C. i Romani repressero lo Stato ebraico e il Tempio minore venne distrutto.
Il secondo Tempio, detto anche Tempio di Erode, fu ultimato con un ampliamento nel 19 a.C.. A differenza del primo Tempio, il secondo Tempio aveva un cortile esterno, dove potevano pregare i non-ebrei.
Come ho detto precedentemente, cerchiamo di comprendere quanto complesse siano state le vicissitudini storiche di Israeliani e Palestinesi.


II PARTE

Quando giungeremo al mandato inglese (1920-1948), possiamo pure concludere, come ho accennato prima, e riflettere, perché con quel mandato si ha l' impressione che i due popoli vengano catturati da un destino comune, non favorevole per entrambi, anche se all'apparenza, dopo tante sofferenze, il destino sembra favorevole per gli Israeliani, ma fondamentalmente non lo è. Le fondamenta dello Stato israeliano non sono solide, perché vengono subito corrose da troppi interessi esterni, proprio quegli stessi interessi che si riveleranno pericolosi per i Palestinesi.
Proseguiamo con l' intensa storia antica.
Per i credenti di tutto il mondo nel 33, non casualmente detto "d.C.= dopo Cristo" accade un fatto di grandissima importanza.
Lo straordinario uomo, che si era fatto conoscere in quelle terre come il Figlio di Dio, venne crocifisso, ma la sua morte in Croce fu l'inizio di un cambiamento mondiale.
Per gli ebrei Gesù è rimasto una guida religiosa, ma non è quel Messia e salvatore, che stanno ancora aspettando.
I musulmani considerano Gesù il secondo grande Profeta, dopo Maometto. Nel Corano troviamo diverse citazioni in merito a Gesù e Maria.
Nel 70 d.C. I Romani infliggono una violenta sconfitta ai rivoltosi Giudei. Il secondo Tempio venne distrutto.
Un'altra rivolta dei Giudei fu repressa dai Romani tra il 133 e il 135 d.C..
Quelle terre vennero denominate "Philistina".
Dopo la brutale repressione dei Romani, alcuni ebrei divennero pagani e ci furono anche delle conversioni al Cristianesimo e all'Islam. Altri se ne andarono per sempre da quelle terre.
La sorte peggiore toccò agli ebrei che vennero resi schiavi.
Le guerre giudaiche furono tre, con la prima (66/70-74 d.C.) iniziò la grande Diaspora.
La seconda guerra giudaica, detta anche guerra di Kitos, fu combattuta tra il 115 e il 117. La rivolta coinvolse le comunità giudaiche in Egitto, Cirenaica, Cipro e Mesopotamia.
La terza guerra giudaica (132-135) si concluse con la distruzione di Gerusalemme. I Romani crearono la provincia di Syria Palaestina.
La fede dell'Uomo messo in Croce, e di tutti i suoi proseliti martirizzati, fu portata nella terra della sua nascita dall'Imperatore Costantino nel 325, Costantino fece costruire la Chiesa del Santo Sepolcro sul Golgota.
Verso la fine del IV secolo l' Impero Romano d'Oriente divise la Palestina in tre province: Palaestina Prima, capitale Cesarea, Palaestina Secunda, capitale Scitopoli, Palaestina Salutaris, capitale Petra.


III PARTE
Nel 637 la Palestina fu conquistata dai Califfi arabi, la religione islamica divenne predominante. Cominciava un'altra epoca per queste terre sempre contese.
Dopo dure battaglie e sanguinose sconfitte, l'esercito dell'Impero romano d'Oriente affrontò la fatale battaglia sulla sponda del fiume Yarmuk. Fu una terribile disfatta per i bizantini.
I vincitori presero Damasco, la Fenicia, vennero completamente sottomesse le città di Tiberiade, Acca, Tiro e Seforis. Solo Gerusalemme stava resistendo, ma quando i musulmani cinsero d'assedio la città, il Patriarca Sofronio decise la resa, domandando che le Chiese non venissero distrutte.
Umar Ibn al Khattab accordò la sua protezione e domandò un luogo dove poter costruire una Moschea. Fondamentalmente Gerusalemme rimaneva cristiana e, nel contempo, diveniva un centro islamico, un luogo di pellegrinaggi, dopo La Mecca e Medina.
Una guarnigione bizantina, formata da arabi cristiani, venne esclusa dalla resa. Dopo varie vicissitudini, vennero decapitati e sono ricordati come i 60 soldati arabi cristiani di Gaza. Subirono il martirio e la loro storia ci viene tramandata da una traduzione latina di uno scritto originale greco.
Agli inizi dell' XI secolo i Cristiani iniziarono ad essere perseguitati dal Califfo Fatimide al- Hachim Hussein Bi-Amrillah e la Chiesa del Santo Sepolcro venne distrutta.
In seguito le tasse prevalsero sulle persecuzioni, il Califfo impose una tassa per ogni pellegrino cristiano che arrivava a Gerusalemme.
Verso la seconda metà dell'XI secolo Gerusalemme e tutta la Palestina furono contese tra gli Egiziani Fatimidi e i Turchi Selgiuchidi.
I Selgiuchidi avevano grande potere ed erano fondamentalisti. Alla fine dell'XI secolo tutta l' Asia Minore era un loro dominio. I pellegrinaggi vennero resi molto difficili dai Turchi Selgiuchidi, ed pellegrini che si avventuravano in quei territori, iniziarono a viaggiare con una scorta armata.
Si creò una situazione di grave tensione tra i paesi occidentali cristiani e la Terra Santa, che a causa di violente rappresaglie non pote' più essere raggiunta dai pellegrini.
Il Papa Urbano II, temendo che l' Impero Selgiuchide conquistasse l'Europa, bandisce la prima Crociata. Ci saranno ben otto Crociate.
Avventurieri, Principi, idealisti, commercianti, guerrafondai si riversarono su queste terre: un'invasione.
Le Crociate volevano annullare sia la religione mussulmana sia la religione ebraica.
Va ricordato che alle Crociate vanno anche relazionate splendide figure di Santi, cosi come uomini dal cuore puro.
Comunque le terre dei Palestinesi e degli Ebrei subirono, da parte degli Europei, un'invasione che durò due secoli e le mire dei poteri europei andavano ben al di là della difesa del Santo Sepolcro, la fede cristiana veniva in tal modo strumentalizzata.


IV PARTE

Dopo l' invasione dei Crociati, in Palestina presero il potere i Mamelucchi egiziani (1250 - 1516).
All'origine i Mamelucchi o Mammelucchi erano schiavi degli arabi. Gli schiavi dovevano imparare la lingua araba e studiare il Corano, poi venivano addestrati nelle scuole militari, dove imparavano ad usare le armi, inoltre erano molto importanti l'equitazione e il tiro con l'arco.
È ovvio che con una tale preparazione da schiavi divennero dei regnanti. Il Cairo fu uno stato mamelucco per due secoli (1250-1517).
I Mamelucchi respinsero i regni crociati del litorale palestinese e l' avanzata dei mongoli. Tutte le vittorie dei mamelucchi furono dovute alla grande abilità del tiro con l'arco.
Nel 1516 si giunse al conflitto tra i Mamelucchi e l'impero ottomano. La guerra durò un anno.
L'impero ottomano incorporò l'Egitto, l'Hejaz, il Levante, anche la Mecca, il Cairo e Damasco.
Da un piccolo regno gli ottomani costruirono un impero.
Le armi più moderne aiutarono a vincere molte battaglie. I Mamelucchi usavano sempre l'arco e le frecce, gli ottomani utilizzavano gli archibugi, armi da fuoco. Dopo tante battaglie l'Impero ottomano si estendeva fino al Mar Rosso.
Il Cairo rimase ottomano fino alla conquista da parte dei francesi nel 1798. Il Levante rimase ottomano fino alla prima guerra mondiale. Gli ottomani controllavano le più grandi città del mondo: Costantinopoli e il Cairo.
Ma nulla è per sempre. In seguito, sconfitto l'Impero ottomano, tra guerre e trattati, Israele e Palestina, scivolarono in mano alle potenze europee, che crearono solo problemi in quelle terre.
Israele e Palestina furono sempre terre di conquista, anche nei nostri tempi questo è il problema più grande: le troppe dominazioni. Sì potrà risolvere questo problema?

Nulla è per sempre ...


Nell'immagine, Gerusalemme, la città santa per le tre religioni monoteiste.

Documento inserito il: 04/10/2024
  • TAG: Palestina, Israele, mandato inglese, diaspora

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