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Il mistero delle rovine di Mosocllacta [ di Yuri Leveratto ]

Nell’intricata selva alta della regione di Cusco vi sono vari siti archeologici molto interessanti, che furono utilizzati in tempi remoti come cittadelle fortificate, o come centri agricoli e abitazionali.
A tale proposito ricordo l’enigmatico sito di Miraflores, che insieme al gruppo Deyermenjian, ho avuto la possibilità di esplorare e studiare nel settembre del 2011.
Si tratta di una cittadella non fortificata, che fu costruita e utilizzata molto probabilmente da genti pre-inca per la produzione agricola in tempi arcaici, forse per approvvigionare alcuni soldati che vigilavano i limiti estremi dell’impero Huari, ovvero la frontiera con la selva bassa amazzonica (mi riferisco allo spartiacque tra la valle del Rio Yavero e la regione del Madre de Dios).
Vi sono poi i siti di Espiritu Pampa, utilizzato come ultimo rifugio degli Incas di Vilcabamba, e la fortezza di Hualla, scoperta dall’esploratore Carlos Neuenschwander Landa nel 1958.
Ultimamente ho avuto la possibilità di esplorare la zona del basso Rio Yavero e del Pongo del Mainique, o stretto del Rio Urubamba.
Inizialmente sono giunto a Quillabamba, la capitale del caffè della regione di Cusco.
Da Quillabamba ho proceduto fino a Ivochote viaggiando con un fuoristrada lungo strette strade sterrate a strapiombo sul Rio Urubamba.
A Ivochote si respira un aria particolare, da ultima frontiera prima della selva bassa amazzonica. Oltre Ivochote infatti, il fiume Urubamba si inoltra attraverso paesaggi di rara bellezza attraverso il cosiddetto Pongo del Mainique, uno stretto dove la profondità del fiume raggiunge gli ottanta metri. Oltre lo stretto l’immensa selva bassa, in direzione del Rio Ucayali.
Dopo aver navigato fino al Pongo del Mainique e dopo aver esplorato la zona adiacente, ho passato alcuni giorni con un gruppo d’indigeni Matsiguenkas, cercando di approfondire la loro cultura ancestrale e la loro visione mitologica.
Quindi sono tornato verso Ivochote dove mi sono riposato alcuni giorni.
Da Ivochote ho intrapreso nuovamente un’esplorazione in direzione del basso Rio Yavero, fermandomi nelle comunità Matsiguenkas di Matoriato e Yoquiri.
Quindi ho risalito la vallata in direzione del paesello di Chogotiari con una camminata d’alcuni giorni. Proprio nella cima del monte, occultato dalla frondosa e lussureggiante vegetazione, vi è un interessante sito archeologico, denominato Mosocllacta, che purtroppo è stato recentemente saccheggiato da persone senza scrupoli e prive d’interesse storico-archeologico.
Il sito, ubicato a circa 1800 metri d’altezza s.l.d.m. ed esteso circa 2 ettari, è composto da vari muri di contenzione, che delimitano alcuni spazi abitazionali.
Il fatto che i muri siano costruzioni rustiche e gli angoli siano smussati e non perfettamente perpendicolari fa pensare che la costruzione sia pre-incaica, possibilmente risalente all’epoca Huari.
Nella costruzione principale ho notato un incavo, forse utilizzato da genti antiche come altare dove porre delle offerte per ingraziarsi la Divinità. Queste offerte potevano essere foglie di coca, chicchi di mais, ecc.
Ho notato anche un’interessante canalizzazione, che potrebbe essere servita per convogliare le acque in una zona ubicata più a valle, a scopo d’irrigazione.
Un particolare importante, in un punto che purtroppo è stato saccheggiato da cercatori di tesori, è un altorilievo di un giaguaro, (foto a sinistra), piuttosto rustico ma ben delineato, che fa pensare ad un culto per quest’animale, che come è noto, nella Trinità Andina rappresenta la forza e la determinazione, il mondo del qui, del presente, in contrapposizione con il serpente (inframondo) e il condor (vicinanza al Sole, quindi a Dio).
Chi furono i costruttori di Mosocllacta? E’ ancora presto per dare una risposta definitiva, ma si possono formulare alcune ipotesi.
Se consideriamo il recente ritrovamento della tomba del principe Huari presso Espiritu Pampa, luogo non lontano da Mosocllacta, possiamo avanzare l’ipotesi che i costruttori di Mosollacta firono proprio popoli di etnia Huari che dominavano tutta la vallata dell’Urubamba in tempi antecedenti agli Incas.
A mio parere la cittadella di Mosocllacta fu ultilizzata in tempi arcaici sia come centro agricolo, sia come avamposto per il controllo e la vigilanza della vallata del Rio Yavero, data la sua ubicazione proprio nella cima del monte, presso lo spartiacque tra la valle del Rio Urubamba e quella del Rio Yavero.
Documento inserito il: 28/12/2014
  • TAG: rovine mosocllacta, sito miraflores, impero huari, siti espiritu pampa, trinità andina, popoli precolombiani

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