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Il Buddhismo Tibetano è donna [ di Gianluca Padovan ]

In assenza di proselitismo.
27 e 28 giugno 2012: sua Santità Tenzin Gyatzo, XIV Dalai Lama, capo spirituale del Buddhismo Tibetano, ha tenuto i suoi insegnamenti al Mediolanum Forum di Assago (Milano). Eccone il tema: “La via della Felicità Interiore”. Il pomeriggio del secondo giorno è stato poi dedicato alla conferenza pubblica. Così recita il piccolo libro dato ai partecipanti: “Gli insegnamenti del Dalai Lama sono aperti a tutti e non hanno alcun intento di proselitismo» per proseguire, più avanti, con le seguenti parole: «proprio come per qualsiasi addestramento, anche quando si tratta di trasformare la propria mente, è necessario imparare come fare: questo ci fa capire l’importanza dell’ascolto, che è un vero e proprio tipo di saggezza. La conoscenza accumulata in questo modo è un tesoro interiore, che ci può essere utile in ogni circostanza della vita, oltre a essere base dello sviluppo della saggezza che deriva dalla riflessione e dalla meditazione (Tsong Khapa, I Tre Aspetti Principali del Sentiero, Istituto Ghe Pel Ling, Milano 2012, p. 11). Ma un ascolto corretto ed efficace deve poggiare su di una buona predisposizione d’animo, accompagnata dall’educazione e non incorrere nei “tre difetti di un recipiente: capovolto, sporco, crepato” (Ivi). Ovvero, che cosa si vuole dire con tali parole? “Nel primo caso, la nostra attenzione mentre ascoltiamo è rivolta altrove: sentiamo ciò che viene detto, ma non stiamo davvero ascoltando. Nel secondo caso, ascoltiamo spinti da motivazioni superficiali o egoiste, nel terzo caso, ascoltiamo, ma non tratteniamo, non ricordiamo ciò che è stato detto” (Ivi).

Pensare con la propria testa.
Pensare è. Pensare positivo è tutto e sua Santità Tenzin Gyatzo ha espresso varie volte tale concetto, ribadendo: «Pensare in modo ironico e positivo è essenziale». Non si è stancato di ripetere che dobbiamo, noi tutti, pensare e usare l’intelligenza. Non solo: «Usate bene l’intelligenza e pensate!» ha poi esclamato. Tutto ciò dev’essere volto a beneficio della pace ed ha spiegato che è necessario pensare in modo lungimirante soprattutto perché «i conflitti si risolvono con il dialogo, non con le armi». Difatti ha ricordato che nel XX secolo almeno duecento milioni di esseri umani sono stati uccisi nel corso di conflitti. Il “Sutra del Cuore della Vittoriosa Perfezione della Saggezza” così recita in un passo: “La forma è vuota, la vacuità è forma, / la vacuità non è altro che forma e la forma non è altro che vacuità” (Ibidem, p. 21).

Il rumore di una sola mano.
In questo Occidente che fugge da sé stesso, tali parole suonano a me come il cristallino canto del ruscello di montagna, il quale scorre fra rocce e prati, dopo avere vissuto un lungo periodo nel deserto. Non so se mi spiego. Che la vittoria passi attraverso la consapevolezza? Così recita il Rendere Omaggio nella sua prima parte:
Maestro, distruttore del nemico, andato oltre,
il Buddha completamente risvegliato.
Dotato di sapienza e condotta perfetta,
andato nella beatitudine, conoscitore del mondo,
timoniere degli esseri ordinari che devono essere domati,
supremo Maestro di tutti gli dèi ed esseri.
Buddha, distruttore del nemico, Vittorioso Glorioso Sakyamuni,
a te rendo omaggio, faccio offerte e in te prendo rifugio

(Ibidem, p. 17).

Donne & Buddhismo.
Ci saranno state circa diecimila persone, nel Forum di Assago, appartenenti a cinquanta differenti paesi del Mondo. Mi sono guardato lungamente attorno, ho ascoltato e ho raccolto qualche dato. Credo che le persone d’età inferiore ai 30 anni siano state non più del 15%, mentre la fascia che andava dai 30 ai 60 ne comprendeva circa i tre quarti. Tante erano le coppie di ogni età, molti i gruppi di sole donne, rari i gruppi di soli uomini e mai numerosi. Molte donne erano sole, pochissimi gli uomini soli. Almeno il 75% dei partecipanti erano donne. Questa cifra deve indurre a profonde riflessioni. Io non sono buddhista e non ne posso calcolare la valenza. Ma dico solo questo: se l’energia vitale che s’incarnerà nel prossimo Dalai Lama sceglierà sembianze femminili, il Mondo, o meglio la Madre Terra, sarà pervasa da un fremito di spiritualità delicata come un turbine di petali di fiori di ciliegio, così come da tanto e lungo tempo non avveniva.
Documento inserito il: 30/12/2014
  • TAG: donne buddhismo, dalai lama, tibet

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