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Restaurazione della monarchia seconda rivoluzione Inglese

Alla morte di Cromwell, avvenuta il 3 settembre del 1658, la carica di Lord protettore venne assegnata a suo figlio Richard Cromwell. Subito dopo la sua elezione, scoppiarono discordie tra gli stessi generali che lo avevano eletto, ed egli fu costretto a rassegnare le proprie dimissioni. Sfruttando questa grande opportunità, dalla Scozia arrivarono le truppe del generale Monk, che occuparono a sorpresa Londra, dove convocarono ciò che restava del Parlamento, obbligandolo a votare la restaurazione monarchica. Carlo II, figlio del precedente re decapitato Carlo I salì al trono dopo essersi solennemente impegnato a garantire un'amnistia per tutti gli avversari della monarchia ed il rispetto dei diritti dei cittadini. Appena ebbe preso possesso del regno, il re dimenticò il suo solenne giuramento e diede inizio ad una tremenda repressione: i primi a subire la vendetta reale furono coloro che con il proprio voto avevano permesso l'uccisione di Carlo I : vennero tutti condannati a morte e giustiziati; persino i corpi di Cromwell e di Henry Ireton, vennero disseppelliti, impiccati ed esposti alla piazza per essere oltraggiati.La Chiesa Anglicanariprese il proprio ruolo di primo piano, mentre i presbiteriani ed i non conformisti vennero duramente perseguiti. La politica estera adottata dal nuovo re, rappresentò una vera e propria umiliazione per il nazionalismo inglese: egli si legò segretamente al re di Francia Luigi XIV, dal quale riceveva copiosi sussidi; altri accordi segreti raggiunti con lo stesso re francese, prevedevano il ritorno dell'Inghilterra alla religione Cattolica, la guerra contro l'Olanda e la cessione alla Francia della città fortezza di Dunkerque.Poco tempo dopo, all'interno del Parlamento inglese, che era composto in massima parte da deputati fedeli alla monarchia, venne a crearsi un partito di opposizione i Whigs, il cui nome derivava dai Whigamores, contadini puritani originari della Scozia occidentale. In esso confluirono la grande borghesia mercantile londinese ed un gran numero di grandi possidenti terrieri. Ad essi si contrapponevano i più accaniti sostenitori della monarchia, che per scherno vennero soprannominati Tories, dal nome di alcune bande di briganti irlandesi. I Wighs riuscirono a raggiungere la maggioranza nel Parlamento convocato nel 1679, che vide l'approvazione della famosa legge dell'Habeas corpus, in base alla quale nessun cittadino poteva essere imprigionato senza una precisa disposizione del giudice. Carlo II si affrettò allora a sciogliere quel Parlamento e per quattro anni governò senza di esso, mettendo maggiormente in risalto il dispotismo del suo regime. Nel 1685, alla sua morte, gli succedette sul trono il fratello Giacomo II, il quale essendo di religione cattolica, intraprese subito ed in modo energico la reintroduzione del cattolicesimo in Inghilterra, contro il parere dei cattolici inglesi e dello stesso papa Innocenzo XI, che consigliavano al re più moderazione. Quei suoi tentativi andavano contro gli interessi della maggior parte dei cittadini inglesi e dei suoi stessi sostenitori più fedeli. Giacomo II tentò con ogni mezzo, perfino con sistemi illegali di raggiungere il proprio scopo: giunse perfino a far rinchiudere nella Torre di Londra sette vescovi anglicani, tra i quali l'arcivescovo di Canterbury, il primate della Chiesa d'Inghilterra. Queste azioni inconsulte portarono all'unità fra gli oppositori ed i seguaci del re, i quali di comune accordo decisero che era giunto il momento di un cambio di dinastia.Il trono venne offerto a Guglielmo d'Orange, che in quel momento era lo Stathouder d'Olanda, oltre che marito di Maria, figlia di Giacomo II. Il 5 novembre del 1688, egli sbarco a Torbay alla testa di un piccolo esercito, che non ebbe modo di utilizzare, poichè i soldati posti a difesa del re si ritirarono spontaneamente o passarono dalla sua parte. Tra i disertori, il nome più illustre fu quello di John Churchill, duca di Marlborough, il miglior generale di Giacomo II, che in seguito diverrà celebre nella storia europea. Il re sconfitto fuggì all'estero, mentre Guglielmo d'Orange divenne il nuovo re d'Inghilterra. Questo cambio di dinastia si svolse praticamente senza spargimenti di sangue e assunse il nome di seconda rivoluzione o gloriosa rivoluzione, in riferimento al suo pacifico svolgimento. Questo colpo di Stato ebbe una grande importanza storica, poichè salendo al trono, il nuovo re ratificò il Bill of Rights, la legge sui diritti votata dal Parlamento, che limitava pesantemente l'autorità regia, affermando che il re non poteva impedire l'entrata in vigore delle leggi approvate dal Parlamento, garantendo inoltre ai sudditi la libertà di parola, e la libertà personale e la proprietà dei singoli contro i soprusi. Dal 1688, l'Inghilterra divenne il primo esempio di monarchia costituzionale, che nei secoli seguenti sarebbe servita da modello per altre monarchie europee. Grazie a questo tipo di regime politico, largamente appoggiato dai cittadini, la potenza economica inglese si rafforzò notevolmente, ed essa divenne in breve la più ricca potenza commerciale e finanziaria del mondo, supportata anche, dal 1694, dalla fondazione della Banca d'Inghilterra e dall'unione personale sotto il regno di Guglielmo d'Orange, con l'Olanda, che durò fino al 1702, che garantì alle due nazioni il dominio assoluto dei mari.


Nell'immagine, ritratto del re d'Inghilterra Giacomo II. La sua ostinazione a volere a tutti i costi reintrodurre la religione cattolica nel Paese, portò alla sua destituzione.
Documento inserito il: 23/12/2014
  • TAG: restaurazione monarchia, seconda rivoluzione inglese, richard cromwell, re carlo II, chiesa anglicana, whigs, tories, legge habeas corpus, re giacomo II, torre londra, bill of rights, Guglielmo di orange

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